Dài, messaggiamoci tutta notte!
C’è chi lo definisce una moda e chi una nuova dipendenza nata con Internet e i social network. È il vamping. Alcuni dati dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza restituiscono la fotografia di una generazione iperconnessa che ha bisogno di regole e di adulti di riferimento vicini e attenti per ristabilire i ritmi quotidiani.
Vamping: una definizione
È l’ultima tendenza tra gli adolescenti e consiste nel rimanere svegli, anche tutta la notte, per chattare, guardare video o postarne di propri insieme a foto e messaggi sui profili social. Alcuni si danno appuntamento via WhstApp e condividono sessioni di videogiochi oppure restano attaccati allo smartphone inseguendo una risposta o intavolando vere conversazioni di gruppo. Ma una tendenza che riguarda tutti, preadolescenti e adolescenti, è la paura di perdersi qualche notifica – in inglese Fear of Missing Out o FOMO – che li fa restare svegli con il cellulare tra le mani o sotto il cuscino.
Alcuni dati
Secondo l’Osservatorio Nazionale Adolescenza il 98% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni possiede uno smartphone. Nella maggior parte dei casi questo rappresenta il regalo più diffuso della Prima Comunione o del compleanno intorno ai 9 anni. 6 adolescenti su 10 dichiarano di rimanere svegli fino all’alba a chattare e messaggiare. La stessa percentuale manifesta di non poter più rinunciare a WhatsApp che risulta l’applicazione più diffusa raggiungendo il 96% dei giovani. 5 teen su 10 ammettono di trascorrere più di 6 ore al giorno davanti a uno schermo e 8 su 10 hanno paura di rimanere senza cellulare o senza connessione (Nomofobia).
I segnali a cui prestare attenzione
Questi comportamenti possono avere effetti negativi sulla qualità e quantità del sonno, con conseguenze a livello fisico e cognitivo: le difficoltà di concentrazione e di attenzione incidono sul rendimento scolastico, aumentano gli stati di ansia e intaccano l’equilibrio emotivo.
Anche se il vamping può rappresentare una componente della fase di protesta e trasgressione che attraversa la maggior parte degli adolescenti, alcuni segnali possono aiutare ad avere consapevolezza di questo disagio. È bene osservare il proprio figlio o la propria figlia nell’arco della giornata e capire se ha un eccessivo bisogno di dormire, è molto stanco e irritabile, se gli insegnanti confermano una sistematica fatica a prestare attenzione durante le lezioni e se ha frequenti mal di testa.
Cosa fare
Purtroppo non esistono ricette magiche, ma possono essere utili alcuni accorgimenti che aiutano far fronte alle difficoltà per far rientrare l’emergenza.
- È molto importante trovare regole condivise per determinare il tempo da trascorrere davanti allo schermo, sia esso del pc, del tablet o dello smartphone, e per scandire i ritmi di vita in famiglia.
- I ragazzi hanno bisogno di socializzare nella vita reale stringendo amicizie e confrontandosi con i compagni, ma anche di avere momenti di puro ozio per rilassarsi senza stimoli eccessivi.
- È utile guardare insieme il cellulare e le ultime chat per rendersi conto del tono delle chat e verificare gli orari dei messaggi per poi parlarne con discrezione mettendo i giusti paletti e sottoscrivendo insieme una sorta di patto d’uso che dovrà essere rispettato da tutte e due le parti.