Dormi o chatti? Quando la tecnologia danneggia il sonno
Sonno e tecnologia non vanno d’accordo. Lo dimostrano le ultime ricerche della National Sleep Foundation statunitense: i ragazzi dai 13 ai 19 anni dormono anche un’ora e mezza in meno e il 10% non riposa neanche sei ore. 1 su 2 naviga, chatta e gioca fino a tardi, 1 su 10 si sveglia di notte ricevendo notifiche. Manca una corretta igiene del sonno, ma educare i giovani alle buone abitudini è possibile.
L’importanza del sonno
Il sonno è una componente vitale dei ritmi quotidiani:
- favorisce un sano sviluppo psicofisico,
- mantiene in salute, prevenendo ipertensione, malattie cardiovascolari, iperglicemia e alterazioni metaboliche,
- migliora la concentrazione e la memoria.
Secondo gli specialisti è indispensabile dormire un numero di ore adeguate per evitare anche sbalzi d’umore e stati di ansia e irritabilità. Nei ragazzi sono necessarie dalle 8 alle 10 ore di sonno continuato, ma sempre più spesso si lasciano attrarre da smartphone e tablet, divenuti per loro vere e proprie protesi.
La tecnologia nemica del sonno
Mentre smartphone, pc e televisori entrano in camera da letto e i giovani rimangono connessi per ore sia di giorno che di notte, studi scientifici dimostrano che i dispositivi elettronici ostacolano il riposo. È soprattutto la retroilluminazione degli schermi con la sua “luce blu” a inibisce il rilascio di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia. E i ragazzi, sempre attaccati ai loro device, riposano meno e peggio. Il 45% degli adolescenti dorme meno di 7 ore a notte; più dei 2/3 di loro lascia accesso un dispositivo elettronico tutta la notte e il 43% legge e messaggia fino a tardi prima di addormentarsi (LINK fenomeno del vamping).
Segnali da osservare
Per gli esperti è venuto il momento di vigilare sui giovani osservandone le abitudini e stringendo alleanze tra gli adulti che li circondano per prevenire un calo del rendimento scolastico, un aumento dell’irritabilità e perfino incidenti, nei più grandi. Uno dei segnali più evidenti della mancanza di un adeguato riposo notturno è sicuramente lo stato di sonnolenza che si traduce spesso in una costante perdita di attenzione e concentrazione durante le ore di scuola.
Consigli per dormire bene
Alla sera il sistema nervoso necessita di “regolarsi verso il basso”, rallentando le funzioni e le attività per prepararsi al sonno. Per questo è importante:
- spegnere il pc, lo smartphone o il tablet un’ora prima di andare a letto
- preferire i libri su carta agli e-reader prima di addormentarsi
- usare la tecnologia con luce retroilluminata ridotta, tenendo una distanza di 35 sm
- aspettare almeno un’ora dopo cena prima di andare a dormire
- evitare bevande eccitanti già dal tardo pomeriggio
- dormire in un ambiente sano, non troppo caldo (LINK sonno e ambiente).