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Cinture di sicurezza: tu le utilizzi?

13 luglio 2017

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di Maurizio Tucci, giornalista

La normativa

Il Codice della Strada italiano prescrive che tutti i bambini fino ai 12 anni o fino a 150 cm di altezza debbano viaggiare utilizzando dei dispositivi che hanno la funzione di adattare alla loro altezza le cinture di sicurezza.

 

 

 

Tutti i dispositivi di sicurezza devono essere omologati CEE e sono riconoscibili da un’etichetta arancione sulla quale è indicata la categoria di appartenenza e i limiti di peso per cui il seggiolino può essere utilizzato. Attenzione alle contraffazioni!!!

Queste le regole. Ma mentre per il trasporto in auto dei bambini piccoli l’uso del seggiolino è ormai entrato nelle abitudini consolidate delle famiglie italiane (anche se le infrazioni, specie in città e negli spostamenti brevi, non mancano), c’è meno attenzione sul corretto utilizzo delle cinture da parte degli adolescenti che, superati i limiti di età e di altezza, devono utilizzare le cinture alla stessa stregua degli adulti.

L’indagine

Ad utilizzare “sempre” la cintura di sicurezza quando si affronta un viaggio – ci riferiamo ai risultati emersi da una indagine realizzata dall’Associazione Laboratorio Adolescenza e dalla Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza su un campione nazionale di 2000 adolescenti tra i 12 e 14 anni – risulta essere il 68% degli adolescenti intervistati (più al nord, meno al sud; più le femmine, meno i maschi). La percentuale, già non soddisfacente (trattandosi, per altro, di un obbligo e non di un “consiglio”),  scende addirittura al 48,8% se ci si riferisce agli spostamenti in città.

Utilizzo delle cinture di sicurezza

totale maschi femmine
Fuori città
Sempre 68,1 66,6 69,8
Qualche volta 18,1 17,9 18,2
Mai 11,7 12,7 10,8
In città
Sempre 48,8 48,4 48,8
Qualche volta 30,1 28,2 32,3
Mai 18,9 19,7 18,0


Gabriella Pozzobon
, pediatra e Presidente della Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza, così commenta lo scarso utilizzo delle cinture da parte degli adolescenti: “Sono gli effetti del senso di onnipotenza , della mancanza di  percezione del pericolo e del piacere della sfida alle regole: tutti  tipici dell’adolescenza. Ma in questo caso è importante cercare di correggere questi atteggiamenti,  perché le cinture di sicurezza sono  un presidio indispensabile per la sicurezza, grazie alle quali si sono abbattute gran parte delle conseguenze  degli incidenti stradali. Stesso discorso – sottolinea l’esperta – per il casco in motorino che ha salvato e salva migliaia di vite”.

Meglio i genitori dei figli

Ma l’indagine rileva anche un dato che in qualche modo sorprende: i genitori (a detta degli stessi ragazzi intervistati) utilizzano le cinture più dei loro figli, sia negli spostamenti in città che nei viaggi fuori città.

 Utilizzo delle cinture di sicurezza – genitori/figli

Adolescenti Genitori
In città
Sempre 48,8 75,9
Qualche volta 30,1 16,3
Mai 18,9 5,7
Fuori città
Sempre 68,1 86,5
Qualche volta 18,1 7,7
Mai 11,7 3,5


Verrebbe naturale porsi due domande: Perché, in questo caso, l’esempio non dà risultati? E, soprattutto, come mai i genitori adottano un comportamento prudente e non lo raccomandano ai figli. In realtà la ragione deriva essenzialmente dal fatto che i figli occupano prevalentemente i posti sui sedili posteriori nei quali, benché l’obbligo sussista, c’è molta meno abitudine, anche da parte degli adulti, ad assicurarsi con la cintura. A rendersi “complici” di questa differenza di comportamento sono anche gli strumenti di sicurezza (oggi installati su tutte le nuove auto) che avvisano acusticamente – e insistentemente – quando i sedili anteriori sono occupati da persone che non hanno allacciato la cintura, mentre non  c’è  segnalazione riguardo i sedili posteriori. Se la differenza ha una sua ragione tecnica (l’airbag anteriore senza uso della cintura può risultare molto pericoloso), la conseguenza pratica è che “mamma e papà” , vuoi per prudenza vuoi per azzittire il cicalino,  allacciano la cintura, mentre i figli, sul sedile posteriori, acusticamente ignorati dagli strumenti di sicurezza, non sono sollecitati a farlo.

Che fare

“Per fare in modo che l’utilizzo delle cinture di sicurezza entri nelle abitudini degli adolescenti – afferma ancora la Presidente della SIMA Pozzobon,  – è necessario che venga percepito come un atto prezioso per la propria sicurezza e non  solo come una norma da rispettare.  Quanto emerge dall’indagine ci sollecita nel riflettere sulla necessità di approfondire l’educazione stradale nelle scuole facendo emergere anche  le complicanze mediche che possono derivare dal non utilizzo delle cinture. Ed anche noi pediatri, quando vediamo i nostri giovani pazienti, dovremmo avere l’abitudine di dedicare sempre qualche minuto a parlare anche di questo aspetto”.

Così come si deve cercare di correggere l’idea diffusa che il “dovere” di allacciare le cinture di sicurezza riguardi solo i sedili anteriori. E qui sono i genitori – come fanno con i seggiolini quando i figli sono piccoli – a non dover transigere sull’uso delle cinture, anche quando i figli diventano adolescenti.

Un’ultima raccomandazione,  proprio riguardo il momento di passaggio dal seggiolino al sedile normale, quando (fino al superamento del metro e mezzo di altezza) si dovrebbero utilizzare i cosiddetti “adattatori” (vedi figura) per adeguare l’altezza alla cinture di sicurezza.

Gli adattatori sono dei dispositivi importantissimi per evitare che la cintura – a causa della bassa statura – passi all’altezza del collo e non della spalla, con il rischio di trasformarsi, in caso di violenta trattenuta, da preziosissimo strumento di sicurezza a potenziale causa di danno.

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