Per offrire una migliore esperienza di navigazione e per avere statistiche sull'uso dei nostri servizi da parte dell’utenza, questo sito usa cookie anche di terze parti.
Chi sceglie di proseguire nella navigazione su magazine.familyhealth.it oppure di chiudere questo banner, esprime il consenso all'uso dei cookie. Per saperne di più consulta la nostra Cookie Policy .

Ho capito, chiudi il banner.

X

Tumore alla prostata, possiamo fidarci del test del PSA?

25 settembre 2017

7879 Views

di Francesco Cognetti, oncologo

Nonostante il nome Antigene Prostatico Specifico (PSA), a tutt’oggi gli specialisti di carcinoma prostatico non concordano ancora  sul ruolo da affidare a questo marcatore nella diagnosi del tumore alla prostata. E’ quindi utile il test del PSA, che valuta i livelli ematici di questo marcatore?

 

 

La diagnosi precoce del tumore alla prostata è resa molto difficile dal fatto che questa neoplasia cresce molto lentamente e può rimanere silente per molti anni. Inoltre non esistono screening specifici, come per il tumore del seno o del colon retto o della cervice uterina.

PSA, sì o no?

È scientificamente dimostrato che il livello del PSA nel sangue aumenta in presenza del tumore. Tuttavia i suoi valori elevati possono essere causati anche infiammazioni o infezioni. Per ottenere risultati più precisi è preferibile affiancarlo ad altri marcatori. Uno studio condotto in Europa su 162.387 uomini ha evidenziato, grazie a questo test, una netta riduzione della mortalità (pari al 21%). Questo risultato non è però sufficiente a giustificare un’attività di screening su tutta la popolazione. Non sono evidenti effetti nella riduzione dei decessi tra i pazienti con più di 70 anni.

Infine bisogna ricordare che circa il 40% dei casi di tumore della prostata può essere trattato con la sorveglianza attiva. Questa prevede il monitoraggio della malattia attraverso esami specifici e controlli periodici in alternativa alle terapie radicali. E’ da anni riconosciuta dalle più importanti linee guida internazionali e sta sempre più diventando una valida alternativa alle cure tradizionali. Tuttavia solo pazienti che presentano caratteristiche ben precise (carcinoma di piccole dimensioni e con bassa aggressività biologica) possono riceverla.

 

Family Health si impegna a diffondere la cultura della prevenzione consapevoli che il primo passo per il proprio benessere è pensare alla salute.

Prova Family Health e il suo Fascicolo Sanitario Digitale Personale. Archivia i tuoi referti medici, condividi informazioni corrette con il tuo medico e tramanda la tua storia clinica alle generazioni future. SCOPRI DI PIù!

Patrocinato da: