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Il ruolo dei genitori nella prevenzione del sexting: come intervenire?

27 novembre 2017

15023 Views

di Maura Manca, psicologa e psicoterapeuta

Il sexting, ossia l’invio e la condivisione di immagini e filmati a sfondo sessuale attraverso l’uso dello smartphone e dei social network, è in netta espansione e sta assumendo nuove forme, come lo scambio di immagini anche tra gruppi di amiche. Il ruolo del genitore è fondamentale per prevenire le potenziali drammatiche conseguenze.

Foto: Pepita Onlus – Ph: Tommaso Orlandi

Per gli adolescenti è consuetudine condividere tutto ciò che fanno durante la loro giornata, vivono in connessione continua, riducono parte della loro vita ad uno scambio di video e foto all’interno di una chat, compresi gli aspetti più intimi e privati. Ed è proprio in questa cornice, in cui il confine tra ciò che è pubblico e ciò che è privato è sempre più labile, che si inserisce il sexting, ossia l’invio e la condivisione di immagini e filmati a sfondo sessuale attraverso l’uso dello smartphone e dei social network, un fenomeno che si sta diffondendo pericolosamente tra i ragazzi, a partire dagli 11 anni di età anche  Non solo scambio di immagini hot tra fidanzati, oggi dobbiamo fare attenzione alle nuove frontiere del sexting, stiamo parlando del sexting di gruppo, ovvero la condivisione dell’intimità tra gruppi di amiche o di conoscenti, da immagini in intimo a vere e proprie immagini pedopornografiche. Ciò che fa riflettere è l’inconsapevolezza dei rischi che corrono, il non essere un grado di capire che oggi si pensa di essere tutelati dalla parola data o dal legame di amicizia, che in un attimo può svanire nel nulla e ci si può trovare in pasto alle critiche e giudizi del web. Si agisce con un semplice click, ci si fida ciecamente della persona o del gruppo alla quale si invia il materiale intimo, senza rendersi conto che si sta dando un’arma in mano all’altra persona che rigirarsi completamente contro e rischiare di rovinare la vita, non solo oggi, ma anche un domani, perché tutto ciò che prende il via nella rete non può più essere cancellato e può riapparire anche dopo anni.

Cosa possono fare i genitori?

  • STIMOLARLI A UN RAGIONAMENTO CRITICO. Bisogna abituarli a riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni, come ad esempio spiegare che quando un’immagine o un video finiscono in rete, se ne perde il controllo, possono diventare virali e potenzialmente possono arrivare nelle mani di chiunque, anche di malintenzionati.
  • EDUCARLI AL RISPETTO E ALLA TUTELA DELLA DIGNITÀ. In una fase in cui si è maggiormente preda degli impulsi è fondamentale aver costruito un’educazione con i figli che punti al rispetto di se stessi, al rispetto del corpo, al valore dell’intimità, imparando a ragionare anche sul dopo e non solo spinti dall’impulso del momento.
  • COSTRUIRE UN LEGAME DI FIDUCIA. E’ fondamentale spronarli a parlare e a confrontarsi con gli adulti di riferimento per far in modo che si aprano e sappiano chiedere aiuto nel momento del bisogno, certi di poter trovare un sostegno costruttivo. Al contrario, adottare un atteggiamento giudicante e punitivo, non farà altro che allontanarli, bloccando così il dialogo con loro e quando avranno un problema di questo tipo non chiederanno aiuto. Nel web prima si interviene meglio è, ecco perché devono essere abituati a parlare immediatamente.
  • FILTRARE LA REALTÀ, DANDOGLI CONCRETEZZA. E’ importante parlare di questi argomenti con loro, ad esempio attraverso i casi di cronaca, i casi reali, esempi di episodi che sono accaduti a persone che si conoscono, perché gli adolescenti solo se vedono concretamente il problema e lo toccano con mano, lo sentono vicino a loro, sono in grado di comprenderlo. In caso contrario, lo percepiscono come un qualcosa che a loro non può succedere, che interessa solo altre persone e che è troppo lontana dalla loro realtà.
  • NON AVERE ARGOMENTI TABÙ. Bisogna mantenere con loro una comunicazione aperta sulla sessualità sin dai primi anni dello sviluppo, gli aspetti legati alla sessualità non devono essere un tabù, altrimenti si formeranno attraverso i consigli degli amici o con le informazioni che trovano in rete. Se il genitore non si pone come punto di riferimento, si rischia che i figli affrontino la sessualità senza gli strumenti, con i tutti i rischi e i pericoli che ne conseguono.
  • ACCOMPAGNARLI VERSO UN USO CONSAPEVOLE E SICURO DELLA TECNOLOGIA. Per essere delle buone guide, è importante aggiornarsi costantemente, formarsi e conoscere i rischi che si insinuano nel web. È importante dunque che si conoscano opportunità e rischi delle varie app e l’uso che fanno i figli dello smartphone, per non lasciarli soli nei meandri della rete e fungere da filtro, rispetto ai numerosi contenuti che si possono incontrare.

Per approfondire, leggi anche Sexting: conoscerlo per fermalo

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