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L’estate in 8 parole

di Alberto Pellai, Psicologo e Psicoterapeuta

16 luglio 2018

7511 Views

Come trasformare il tempo delle vacanze in tempo di relazione e prevenzione per tutta la famiglia.

Ci sono momenti della vita che hanno un potere speciale nella nostra vita psichica ed emotiva. Perché lasciano il segno. Le vacanze estive appartengono a questa categoria. Quando, da adulto, vorrai ripensare ai momenti più belli della tua storia di vita trascorsa a fianco dei genitori che ti hanno messo al mondo, le vacanze estive saranno in cima alla hit parade dei ricordi, precedute soltanto dalle feste di Natale. Insomma, il tempo della vacanze estive è un tempo prezioso. Perché è tempo di relazione. E di benessere condiviso.

Per noi genitori è fondamentale predisporci a viverle nel migliore dei modi e sentire che le molte sfide evolutive che interessano la crescita dei nostri figli rappresentano per noi delle sfide educative da cogliere e gestire nel migliore dei modi.

Ecco allora 8 parole chiave che corrispondono a otto sfide educative che rendono il tempo estivo un tempo speciale ai fini educativi.

  • AUTONOMIA: In vacanza si deve imparare l’indipendenza. Tutto si muove in quella direzione. Al villaggio vacanze ci sono spazi di aggregazione per bambini e ragazzi (mini-club e affini) dove i figli possono, per qualche ora al giorno, sperimentarsi in nuovi contesti relazionali, senza la supervisione dei genitori. Si tratta di situazioni e momenti in cui possono apprendere nuove competenze e cimentarsi in attività e contesti completamente differenti da quelli del tempo feriale. Stimoliamoli a far tesoro di questa opportunità.
  • TEMPO LIBERO: In vacanza ci sono meno copioni “predefiniti”. Non esiste la struttura della giornata già tutta impostata intorno agli orari della scuola e dei corsi extrascolastici. E’ fondamentale perciò che questo tempo non sia semplicemente riempito con “la prima cosa che mi viene in mente di fare”. Soprattutto per preadolescenti e adolescenti, il rischio è di passare tutto il giorno ad interagire con i social e a giocare con i videogiochi. Naturalmente queste attività non sono vietate, ma non devono rappresentare l’unico modo attivo che un minore trova per uscire dallo spazio della noia e per riempire l’enorme quantità di tempo libero che ha a disposizione.
  • PASSIONI: in vacanza c’è la possibilità di scoprire cose che ci appassionano e alle quali, durante l’anno lavorativo, pieni di impegni e di ritmi frenetici, non possiamo dedicarci. Questo vale soprattutto in relazione alle passioni che possiamo condividere e coltivare insieme ai nostri figli. L’arte e la visita dei musei, le escursioni nella natura e gli sport all’aria aperta, un concerto o un cinema in piazza: ecco esempi di attività che durante l’anno ai più risultano impossibili e alle quali durante l’estate invece si può indulgere con tranquillità e divertimento reciproco
  • CORPO: Mens sana in corpore sano: non dovremmo dimenticarci questo detto antico. In particolare, è importante saperlo applicare in estate che è la stagione in cui possiamo dimostrare ai nostri figli come si fa ad avere cura del proprio corpo, senza cadere in ossessioni che non servono a nulla, ma al tempo stesso, senza magari trascurarne i bisogni di salute e benessere di cui spesso siamo inconsapevoli. L’estate è la stagione che più si “sintonizza” con il nostro bisogno di benessere e salute. Cibo fresco, frutta e verdura, camminate e movimento all’aria aperta: i nostri figli ci vedranno prenderci cura del nostro corpo e impareranno, guardandoci, che la prevenzione è la migliore strategia che abbiamo a disposizione per pervenire ad una buona qualità della vita.
  • TECNOLOGIE: si chiamano ferie. Quindi non ha senso controllare ossessivamente schermi, mail, social, messaggi alla costante ricerca di notizie provenienti dai colleghi e dal posto di lavoro. Staccare la spina è davvero importante e i nostri figli sanno che le tecnologie degli adulti sono le peggiori nemiche da temere e da tenere a distanza. Perché quando papà e mamma si connettono con le loro “APP” e “Social”, in tempo reale si disconnettono dalle relazioni con chi hanno accanto. “Disconnect to connect”: potrebbe essere questo il “motto” per le giornate di vacanza a fianco dei nostri figli.
  • GIOCO: per i bambini è il miglior modo di spendere il tempo libero. Per gli adulti, qualcosa che giace nel dimenticatoio. L’estate è una grande alleata della voglia di giocare dei bambini e può far riscoprire a noi adulti, che ce ne siamo dimenticati, la bellezza di una partita ai tamburelli, di un calcio al pallone, di una sfida a beachvolley, sulla spiaggia. E alla sera: carte, dama e giochi in scatola sono un ottimo rito di pre-addormentamento, specialmente con i figli pre-adolescenti. Provare per credere.
  • LIBRI: per chi ne ha già la passione e l’abitudine, l’estate è la stagione per eccellenza per farne abbuffate. Per tutti gli altri (considerato che l’Italia è una delle nazioni europee in cui si legge meno, dovrebbero essere numerosi!) questa stagione è un’occasione per evitare di diventare analfabeti di ritorno. Il libro sotto l’ombrellone è un rito cui molti di noi non sanno rinunciare. Ma sotto l’ombrellone mettete anche qualche libro da leggere insieme ai figli e da far leggere a loro, in solitudine. Sentirsi leggere un libro e abituarsi a leggere in autonomia rappresenta un fattore di protezione per la crescita il cui valore è di importanza inestimabile. E anche i pediatri non si stancano di ripeterlo a noi genitori, con il loro bellissimo programma “Nati per leggere”.
  • SONNO E RELAX: in questi ultimi 15 anni i minori hanno perso infiniti e preziosi minuti di sonno. In alcune ricerche si afferma addirittura che gli adolescenti di oggi dormono in media 2 ore in meno rispetto ai loro coetanei di 20-30 anni fa. E siccome il sonno è il più potente “tonico” che esiste per le vie neuronali in formazione e trasformazione, durante l’età evolutiva, garantire un sonno di qualità nella giusta quantità in estate è un diritto/dovere cui nessun nostro figlio deve rinunciare, indipendentemente dall’età. Perché dormire ci fa stare bene e permette al cervello di crescere e svilupparsi nel migliore dei modi.

Family Health si impegna a diffondere la cultura della prevenzione consapevoli che il primo passo per il proprio benessere è pensare alla salute.

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