App e alimentazione
di Eugenio Santoro, Responsabile Laboratorio di Informatica Medica, Dipartimento di Salute Pubblica IRCCS – Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri"
Le applicazioni per il controllo dell’alimentazione e della dieta sono tra quelle maggiormente disponibili sui principali App Store. D’altra parte, è riconosciuto, mangiare in maniera più sana non solo ha ripercussioni sull’aspetto estetico dell’individuo, ma, soprattutto, sulla sua salute. E’ dimostrato infatti come alla base delle principali malattie croniche (dal diabete a determinate forme di tumore) ci siano errati stili di vita e, in particolare una scorretta alimentazione.
Seguire una dieta spesso non ha niente a che fare con la quantità di cibo ingerito, ma piuttosto sulla scelta degli alimenti giusti in base al fabbisogno nutrizionale individuale, in abbinamento a uno stile di vita sano e alla giusta attività fisica.
MyFitnessPal
E’ su questi presupposti che si basa MyFitnessPal (https://www.myfitnesspal.com ), una tra le più interessanti e promettenti app per il controllo dell’alimentazione e la perdita di peso. Grazie a un database di oltre 3 milioni di alimenti, l’app permette di tenere traccia dei cibi ingeriti durante i pasti e di contarne le calorie. Fissando un numero massimo di calorie giornaliere e alcuni obiettivi che si desidera raggiungere nel medio/lungo periodo, l’app guida l’utente nella scelta degli alimenti più appropriati e nello svolgimento di esercizi fisici personalizzati (selezionati tra oltre 350).
Particolarmente interessante è poi la possibilità di eseguire la scansione del codice a barre di un alimento per trovare facilmente la sua corrispondenza nel database al fine di monitorarne le principali sostanze nutritive (calorie, grassi, proteine, carboidrati, zuccheri, fibra, colesterolo, ecc.), di inserire le ricette personali calcolandone automaticamente il contenuto nutrizionale, e condividere con gli amici i risultati raggiunti.
Melarossa
Accanto a MyFitnessPal, un ruolo di rilievo, in Italia, lo detiene l’app Melarossa (https://www.melarossa.it/appmelarossa.html), uno dei rari esempi di app per la salute che vede coinvolta una società scientifica (in questo caso la Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione). L’app è basata sulla dieta mediterranea che può essere completamente adattata all’età dell’individuo, agli obiettivi che desidera raggiungere e agli alimenti che più frequentemente preferisce mangiare.
Esistono poi altre applicazioni simili alle precedenti, come per esempio:
- Lifesum (https://lifesum.com/it), MyNetDiary (https://www.mynetdiary.com)
- Lose It! (https://www.loseit.co)
- Il mio Dieta Trainer (https://play.google.com/store/apps/details?id=com.dietcoacher.sos&hl=it)
- FatSecret (https://play.google.com/store/apps/details?id=com.fatsecret.android&hl)
- YAZIO (https://www.yazio.com/it)
Ciascuna di queste app è disponibile smartphone Apple e Android. E’ generalmente disponibile una versione base gratuita a cui si accompagna una versione a pagamento più completa.
Ma cosa dice la letteratura scientifica su questa tipologia di applicazioni?
Una recente metanalisi, frutto di una sintesi dei risultati provenienti da 9 sperimentazioni cliniche controllate condotte in questo ambito, mostra dati a favore dell’impiego di app per ridurre il peso nei bambini obesi (https://www.liebertpub.com/doi/full/10.1089/chi.2017.0038). Altre metanalisi di studi condotti sugli adulti avevano già dimostrato negli scorsi anni un maggiore beneficio in chi usava un app rispetto a chi non la utilizzava nel ridurre peso e indice di massa corporea (http://www.jmir.org/2015/11/e253/).
Accanto a questi, esistono studi che dimostrano l’accuratezza dei valori nutrizionali delle sostanze nutritive forniti dalle principali app in commercio, senza i quali sarebbe difficile poterne misurarne l’efficacia sulla riduzione del peso (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29962361).
Tutti pronti allora a usare questi strumenti? Si, ma con l’accortezza di concordarne l’impiego con il proprio medico o con il proprio dietista. Porsi obiettivi troppo difficili da raggiungere potrebbe mettere a dura prova il nostro corpo e la nostra salute, creando, di conseguenza, patologie di cui faremmo volentieri a meno.
Dal punto di vista tecnologico, sarebbe inoltre auspicabile che i dati raccolti, incluso il diario dietetico e i risultati raggiunti, possano fare parte del fascicolo sanitario personale o della cartella clinica informatizzata a disposizione del medico. A oggi, solo alcune app (tra cui MyFitnessPal) prevedono un collegamento con l’applicazione Salute (HealthKit) installata sugli smartphone della Apple, grazie al quale tali dati possono essere messi in relazione con altri raccolti dalla stessa applicazione.