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Nutrigenomica e nutrigenetica: lo studio dei rapporti tra DNA e alimentazione

di Francesca Torricelli e Anna Baroncini, Genetiste

29 ottobre 2018

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La nutrigenetica e la nutrigenomica sono due discipline complementari che studiano le interazioni tra patrimonio genetico e alimentazione al fine di favorire la messa a punto di strategie nutrizionali capaci di migliorare la salute dei singoli e delle popolazioni.

Nell’ambito dei rapporti tra il nostro DNA e l’ambiente in cui viviamo un tema di particolare interesse è l’interazione tra patrimonio genetico e alimentazione poiché è noto, sin dall’antichità, che il cibo può influire sulla salute delle persone. Questa interazione è oggi esplorata dalla nutrigenetica e dalla nutrigenomica.

Questi termini sono talvolta usati in modo interscambiabile, ma in realtà le due discipline, seppur complementari, presentano delle differenze.

La nutrigenetica studia la relazione tra le variazioni del profilo genetico individuale e la risposta ai nutrienti o, in altri termini, come ogni persona reagisce alle sostanze biologicamente attive contenute nei cibi.

La nutrigenomica si occupa dell’altro lato della medaglia, ossia degli effetti che i nutrienti e le altre molecole introdotte con l’alimentazione esercitano sull’espressione dei geni, valutandone vantaggi e svantaggi sul piano del rapporto salute-malattia. Le sostanze bioattive presenti nei cibi costituiscono infatti segnali epigenetici, ossia condizionano il funzionamento dei geni, attivandoli o disattivandoli, senza alterarne la sequenza nucleotidica. Le variazioni dell’attività genica possono, a loro volta, influenzare il fenotipo non solo a livello delle singole cellule, ma anche dell’intero organismo e avere quindi un ruolo nello sviluppo di certe malattie o, viceversa, nella salvaguardia della nostra salute.

Si tratta di studi complessi in quanto i parametri da valutare sono innumerevoli: le tante molecole bioattive degli alimenti, gli altri fattori ambientali, la costituzione fisica, l’anamnesi personale, etc. E’ pertanto difficile stabilire una relazione lineare tra il singolo nutriente, il suo ruolo epigenetico e il fenotipo.

Nell’attesa che la ricerca consenta di mettere a punto strategie nutrizionali capaci di migliorare la salute dei singoli e delle popolazioni, non dimentichiamoci di adottare comunque un’alimentazione sana ed equilibrata.

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