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L’alimentazione “antiage” che ritarda l’invecchiamento

di Martina Donegani, Biologa Nutrizionista

17 giugno 2019

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Il segreto di un aspetto fresco e giovane non è tanto nelle creme e nei cosmetici quanto piuttosto nel nostro stile di vita: mantenersi attivi e curare l’alimentazione è la miglior ricetta per rallentare i segni del tempo. E se è vero che non si può fermare completamente l’invecchiamento, scegliendo bene il menù quotidiano si può certamente rallentarlo parecchio…

Ma perché invecchiamo?

Semplice: ogni giorno le cellule del nostro organismo subiscono continui piccoli danni che, col passare del tempo, provocano il logoramento dei tessuti. I principali responsabili di questi danni sono i famigerati radicali liberi, particelle estremamente reattive che si formano dentro di noi e, colpendo i tessuti corporei, ne alterano la struttura e li deteriorano, compromettendo il loro buon funzionamento. Tre, quindi, le direzioni da prendere per contrastare efficacemente l’invecchiamento a tavola:

  1. potenziare le nostre naturali capacità di difesa
  2. contrastare la formazione e l’assunzione di radicali liberi
  3. migliorare l’abilità dell’organismo di riparare ai danni che essi producono

Verdura e frutta, elisir di giovinezza

5 porzioni al giorno di vegetali freschi: è questa la prima regola antiage. Verdura e frutta fresca sono, infatti, le maggiori fonti naturali di sostanze antiossidanti, capaci di ritardare il processo di invecchiamento e mantenere pelle, denti e ossa giovani a lungo. Polifenoli, bioflavonoidi, vitamine (C, E, A), enzimi… ogni antiossidante è specifico per alcuni tipi di radicali liberi e, per garantire la più ampia “copertura” anti ossidativa, è importante alternare in tavola frutta e verdura di diversa qualità e di diverso colore.

Due vitamine speciali

La prima è l’acido folico, che aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari nelle persone geneticamente predisposte. La seconda è la vitamina D3, essenziale per contrastare l’avanzata dell’osteoporosi. Dove trovarle? Di acido folico sono ricchi spinaci, biete, broccoli, cereali e legumi, mentre il tuorlo d’uovo, il latte, il burro e l’olio di fegato di pesce sono ottime fonti di vitamina D3.

L’importanza del selenio

Se da un lato, alla luce degli ultimi studi svolti, appare un po’ esagerata la definizione di “minerale della giovinezza” attribuita al selenio da chi ne produce integratori, dall’altro lato è indiscutibile che questo elemento svolga una preziosa azione antiossidante in sinergia con la vitamina E, rallentando i processi dell’invecchiamento e di alcune malattie a esso collegate, come la cataratta. Senza ricorrere ai prodotti da farmacia, per fare scorta di selenio conviene aumentare il consumo di prodotti ittici (tonno, sardine, ostriche, cozze…), di cereali integrali, di frutta oleosa, di sedano e di pomodori.

Carne sì, ma senza esagerare

Fino un po’ di anni fa si pensava che la carne favorisse l’invecchiamento, ora gli studi hanno decisamente ridimensionato le cose: se l’eccesso di carne è effettivamente da evitare, consumata in giusta quantità fornisce all’organismo una sostanza proteica chiamata carnosina, che è in grado di potenziare le barriere immunitarie e che inizia a scarseggiare proprio dopo i 40 anni.

Il curry: attiva i geni “vitageni”

Sembra che la straordinaria lucidità mentale che dimostrano molte persone indiane d’età avanzata, possa essere legata alla loro abitudine a consumare il curry. Studiato per la sua efficacia nel prevenire le malattie neurodegenerative (l’Alzheimer in particolare), si è anche rivelato capace di attivare un gruppo di geni definiti “vítageni” proprio per la loro funzione: potenziano la vitalità delle cellule e le rendono più resistenti agli stress.

Il menu antietà

Vitamine, selenio, enzimi, antiossidanti, carnosina… ma come comporre all’atto pratico il menu antiage? L’elenco degli alimenti che apportano sostanze utili per contrastare l’invecchiamento è lungo e permette di comporre facilmente una dieta variata secondo i propri gusti. Ecco cosa non deve davvero mancare.

  • Cioccolato e caffè: consumati con moderazione, migliorano la nostra dotazione di antiossidanti.
  • Germe di grano: è un vero e proprio concentrato vitaminico.
  • Mais contiene luteina e zeaxantina, due pigmenti che giocano un ruolo favorevole nel proteggere la retina dai danni dell’età.
  • Pistacchi, noci e mandorle sono ricchi di acidi grassi essenziali, determinanti per la salute delle membrane cellulari.
  • Olio extravergine d’oliva ci rifornisce di quei polifenoli che sono un vero antidoto contro i radicali liberi.
  • Ribes e mirtilli difendono la salute delle arterie e dei capillari, tenendo lontane emorragie, arteriosclerosi e vene varicose.
  • Soia, grazie al suo contenuto naturale di fitormoni, aiuta a mantenere un corretto equilibrio ormonale nel periodo della menopausa.
  • Tonno fresco e gli altri pesci grassi, come il salmone e lo sgombro, apportano preziosi acidi grassi omega 3, oltre che una buona quantità di selenio.
  • Yogurt, utile per la salute dell’intestino e, di conseguenza, per il corretto assorbimento dei nutrienti.

 

 

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