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Genitori alle prese con i primi amori dei figli adolescenti

di Maura Manca, Psicologa

19 giugno 2019

5248 Views

La “prima cotta” non passa certo inosservata, e le vacanze rappresentano un momento in cui hanno più tempo per vivere più intensamente anche le dinamiche affettive e relazionali. Cambia l’umore, cambiano le richieste, si vivono spesso emozioni contrastanti che fanno toccare il cielo con un dito e a volte, in pochissimo tempo, cadere vertiginosamente giù per terra. È risaputo che l’adolescenza non sia proprio l’età dell’equilibrio, ma tutte queste emozioni, anche le più contrastanti, accresceranno il famoso bagaglio dell’esperienza e aiuteranno i ragazzi a crescere e a imparare a conoscere le sfumature dell’amore. Oggi è sempre tutto più precoce, e non parlo dei “fidanzamenti” tipici dei bambini, parlo di sentimenti adolescenziali che rischiano anche di condizionare i ragazzi e a volte di lasciare un segno. Le prime esperienze di coppia, infatti, si vivono già intorno agli undici, dodici anni.

Come comportarsi con un figlio innamorato?

A volte un genitore non sa come comportarsi perché i cambiamenti di umore dei figli sono spesso repentini. Si pretende la privacy, ci si chiude ancora di più dentro uno smartphone, a volte addirittura si vive quasi in simbiosi con l’amore del momento, non si tollerano domande invadenti e quando si litiga sembra sia cascato il mondo. I genitori spesso si preoccupano, ma è importante non dimenticarsi mai dell’importanza di far fare esperienze di vita ai figli, di fargli vivere anche le emozioni contrastanti e i conflitti interni, comprese le frustrazioni e il dolore. È comprensibile volergli evitare le sofferenze e spianargli la strada, ma devono imparare a vivere, sapere che il genitore è vicino da un punto di vista emotivo, che non sottovaluta, ma neanche sopravaluta. Spesso si cerca di capire come sarebbe meglio intervenire, ecco qualche piccolo consiglio:

  1. RISPETTARE I LORO SENTIMENTI. È importante mettersi nei loro panni: mai prenderli in giro, fare battute sarcastiche o sminuire ciò che provano. Il rischio è che non si sentano capiti e accolti in questa esperienza, per loro molto importante.
  2. NON ESSERE INVADENTI. È normale che, soprattutto all’inizio, non vogliano sbandierare la loro relazione ed è importante rispettare questa esigenza. Anche se il genitore si accorge di qualcosa, non bisogna fare mille domande o tradire la loro fiducia controllando lo smartphone o spiando tra le loro cose.
  3. CREARE UN DIALOGO BASATO SULLA FIDUCIA. Mantenere la giusta distanza permetterà ai figli di aprirsi sempre di più; sarà così possibile aiutarli a gestire meglio alcune emozioni e capire certe dinamiche. È bene evitare ramanzine o giudizi: sarebbe meglio ascoltare e portarli a riflettere, così che imparino davvero dalle esperienze che vivono.
  4. NON SPETTEGOLARE IN GIRO. È fondamentale non raccontare ad amici e parenti che il figlio si è fidanzato: si sentirà mancato di rispetto, perderà fiducia nel genitore e non gli racconterà più nulla. Si tratta di un’esperienza personale e intima, che va tutelata.
  5. MANTENERE DEI CONFINI CHIARI. È importante non perdere di vista il proprio ruolo, ponendosi come degli amici. Devono esserci sempre regole chiare e condivise riguardo l’utilizzo dello smartphone, gli orari di rientro, ecc. e, se viene assorbito troppo dalla nuova storia, bisogna fargli capire che si può trovare un equilibrio senza escludere altre aree della vita.
  6. EDUCARLI ALLA SESSUALITA’ E ALL’AFFETTIVITA’. Non si deve aspettare la prima relazione per parlare di sesso con i figli, è un percorso che andrebbe iniziato sin da quando sono piccoli. Bisogna superare l’imbarazzo e parlarne con loro, altrimenti acquisiranno informazioni sbagliate da amici o in rete. È fondamentale trasmettergli valori come il rispetto di sé e dell’altro, della dignità e dell’intimità, per vivere rapporti sani e tutelarsi da esperienze potenzialmente distruttive.

Se la storia dovesse finire?

Possono anche soffrire tanto, andare in crisi, disperarsi come se stessero vivendo una vera e propria catastrofe. È importante comprendere le loro emozioni e fargli capire che è normale sentirsi tristi o delusi, facendo attenzione a non minimizzare l’accaduto e considerare le prime relazioni d’amore come una cosa di poco conto, evitando la frase “morto un papa se ne fa un altro”, in quel momento hanno bisogno di dare un senso a ciò che stanno vivendo.

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