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Rispetto di genere: la parola agli adolescenti.

di Maurizio Tucci, Presidente Laboratorio Adolescenza

24 novembre 2020

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Parte, non a caso nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la campagna di comunicazione sul rispetto di genere, interamente realizzata da adolescenti nell’ambito del progetto “Dillo con parole nostre” ideato da Laboratorio Adolescenza e sostenuto – in questa occasione – da Ganassini Social Responsability. I migliori lavori realizzati sono disponibili sul canale You Tube di Laboratorio Adolescenza all’indirizzo: bit.ly/3pHOY3p)

Rispetto e violenza non sono certamente sinonimi, ma quanta violenza viene generata dalla mancanza di rispetto per l’altro. E troppo spesso “l’altro” non rispettato sono proprio le donne.

A questo si aggiunge che “violenza” non è solo violenza fisica, ma è anche il perpetrarsi di stereotipi e luoghi comuni che – come dice Carola Salvato, presidente di GWPR ITALIA (Global Women in PR Italia) – “hanno l’abilità di bloccarci nella nostra capacità di rivelare appieno il talento, marchiandoci spesso a vita e consumando in proporzione tutta l’energia di cui abbiamo bisogno per dare vita ai nostri sogni.”

Dillo con parole nostre” – edizione 2020 – ha messo in campo 18 gruppi di lavoro composti da ragazze e ragazzi, tra i 15 e i 18 anni. I gruppi sono stati realizzati in collaborazione con il Liceo Berchet di Milano, l’Istituto Tecnico-Liceo linguistico Claudio Varalli di Milano, la “Comunità Diana”, gestita dalla Cooperativa Sociale LULE e il “Circolo della Spada – Maestro Marcello Lodetti”. Ogni team di comunicatori in erba aveva il compito di affidare il proprio messaggio sul rispetto di genere alla realizzazione, in totale autonomia, di un poster ed un video. Ad una qualificata giuria di esperti di comunicazione il compito – non facile – di selezionare i migliori (disponibili sul canale Youtube di Laboratorio Adolescenza all’indirizzo: bit.ly/3pHOY3p)

Analizzando i lavori prodotti appare evidente come siano proprio gli stereotipi l’aspetto che gli adolescenti considerano più fastidioso da subire. Dai “se l’è cercata” ai “i maschi non piangono”; dai “è un lavoro da uomo” ai “è un hobby da femmina”, l’elenco può essere lunghissimo. Quello che colpisce, e che ha reso molto difficile selezionare i migliori, è la straordinaria capacità che ragazze e ragazzi hanno avuto nel cogliere aspetti e sfumature che spesso sfuggono a noi adulti. Ogni lavoro presentato – anche quelli non selezionati – ha uno spunto di originalità sul quale sarebbe utile riflettere e far riflettere. Certamente gli stessi adolescenti ai quali la campagna è destinata, ma anche noi adulti che siamo i principali responsabili del perpetrarsi di quegli stereotipi “denunciati” nella campagna.

“La legge garantisce l’uguaglianza, il rispetto tu” – come recita uno dei poster prodotti – è una “sottigliezza” non da poco se fatta a sedici anni. Così come in uno dei video (purtroppo non tra quelli selezionati) si mette incisivamente in evidenza come anche nello stereotipo e nell’offesa si inneschi un circolo vizioso in cui vittime e carnefici, spesso inconsapevolmente, si alternano nei ruoli.

“Dal punto di vista strettamente tecnico – sottolinea Massimo Tafi, membro del Consiglio Direttivo di UNA (Aziende della Comunicazione Unite) – balza all’occhio un’interessante evidenza: a parità di non-competenza professionale (che ovviamente non era richiesta ai ragazzi), mentre nei poster il “deficit” si riscontra, nei video molto meno. Questo perché lo strumento è diventato parte integrante del loro modo di comunicare ed esprimersi. Lo fanno con tale naturalezza che il risultato – considerando età e skill – ha davvero dello straordinario. Ritengo che noi esperti di comunicazione abbiamo certamente da molto da insegnare ai giovani che si avvicinano a questa bellissima professione, ma anche tanto da imparare da loro”.

Nelle prossime settimane la campagna di comunicazione sarà proposta alle scuole, da utilizzare come momento di sensibilizzazione sul tema, con un supporto di contenuti offerto da Laboratorio Adolescenza per approfondire il dibattito con gli studenti. Family Health Magazine offre tutto il suo aiuto per promuovere e sostenere l’iniziativa.

Anche parlare di rispetto di genere è fare prevenzione.

Family Health si impegna a diffondere la cultura della prevenzione consapevoli che il primo passo per il proprio benessere è pensare alla salute.

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