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Insegniamo ai bambini a chiedere scusa in modo tale che non inventino più scuse

di Maura Manca, Psicologa

11 febbraio 2021

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Insegnare ai bambini a chiedere scusa è fondamentale per apprendere il senso dell’errore e di responsabilità perché li aiuta a capire che esistono dei comportamenti che non si dovrebbero mettere in atto, che ci sono delle regole da rispettare, che a ogni azione corrisponde una reazione e che esistono le conseguenze.

Perché comprendano e apprendano questi aspetti fondamentali della crescita, devono capire il valore della parola scusa. Per questa ragione non serve mortificare il bambino o accusarlo in maniera violenza, si deve portare a riflettere e ragionare affinché comprenda e pensi prima di agire. Spesso i bambini si sentono in colpa perché esagerano, perché stanno ancora imparando il senso della misura e non hanno ancora acquisito la consapevolezza di poter nuocere l’altra persona. In questi casi serve analizzare quel comportamento per favorire la presa di coscienza.

Chiedere scusa è un gesto nobile che deve essere fatto quando si riconosce di aver sbagliato. Ma se i bambini apprendono solo l’accezione negativa dello sbagliare si sentiranno in colpa, potranno trovare delle scuse deresponsabilizzanti e vergognarsi delle azioni commesse. In questo modo diventerà faticoso per loro riconoscere le proprie responsabilità e riparare consapevolmente ai propri errori. Rischia anche di andare a condizionare in negativo la loro autostima. Non si devono umiliare o attaccare, soprattutto davanti agli altri ma indotti al ragionamento. Non sono bambini sbagliati, hanno commesso un errore, e sbagliare è una caratteristica peculiare dell’essere umano. Anzi, è proprio dagli errori che si impara e si cresce. Se vengono cresciuti con questa ottica, non avranno problemi a chiedere scusa quando sarà necessario e a valutare gli esiti delle proprie azioni. È importante quindi insegnargli passo dopo passo a individuare i comportamenti sbagliati e quindi chiedere scusa per ciò che è stato fatto, senza fare un processo alle intenzioni. “Scusami per quello che ho fatto” implica aver riconosciuto l’inappropriatezza del proprio comportamento.

Se il bambino dice una bugia dovrebbe chiedere scusa perché ha mentito, perché ha riconosciuto che mentire è sbagliato, non perché ha fatto arrabbiare la mamma. Deve capire la rabbia della mamma è una conseguenza della sua azione e quindi va corretta l’azione. Se il bambino impara a non mentire, di conseguenza, anche la mamma non si arrabbierà. È normale che ci debba essere anche il dispiacere per lo stato emotivo causato nell’altra persona perché così il bambino impara anche ad essere empatico cercando di mettersi nei suoi panni attraverso la domanda: “se lo avessero fatto a me, come avrei reagito?”

Anche “Chiedi scusa a mamma (o a papà) perché così la fai soffrire o la fai star male” non fa molto bene da un punto di vista psicologico a un bambino che si sente in colpa per essere la causa delle sofferenze della madre (o del padre).

Il bambino non deve imparare a chiedere scusa per paura delle punizioni da parte dei genitori o perché obbligato. Lo deve fare perché ha riconosciuto una sua azione o comportamento come sbagliato. Se lo fa per timore, non imparerà il senso dell’errore, dell’altro, la responsabilità e il senso morale e cercherà sempre scuse.

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