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Prevenire l’ipertensione? Si può!

di Martina Donegani, Biologa nutrizionista

6 aprile 2021

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I dati dicono che il rischio individuale di sviluppare l’ipertensione durante il corso della vita, nei paesi industrializzati è superiore all’80%.  Eppure basterebbe poco per prevenirla…

Ecco perché è un problema

Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità del Progetto Cuore, l’ipertensione arteriosa in Italia colpisce in media il 33% degli uomini e il 31% delle donne. È un problema da non sottovalutare perché, come l’ipercolesterolemia, anche l’ipertensione aumenta il rischio di contrarre malattie cardiocircolatorie, anche gravi.

Ma cos’è esattamente la pressione sanguigna e perché viene valutata come indice di salute? Non è altro che la pressione esercitata dal sangue sulla parete delle arterie che lo distribuiscono nell’organismo quando viene pompato dal cuore e viene distinta in:

  • pressione “sistolica” (comunemente chiamata “massima”) a indicare quando il cuore pompa il sangue nelle arterie
  • pressione “diastolica” (“minima”) che è la pressione che si ha nelle arterie quando il cuore si rifornisce di sangue per il battito successivo.

Sia la pressione massima sia la minima devo rimanere entro un certo range di riferimento: in caso i limiti si superino in modo stabile, ecco che si parla di “ipertensione”.

I valori di riferimento

Si parla di ipertensione quando la minima supera i valori di 90 mmHg e la massima di 140 mmHg, valori che devono essere riscontrati più volte in un certo lasso di tempo (può succedere a tutti di avere degli episodi saltuari di pressione alta per via di uno sforzo o dello stress).  Al di là dei valori, bisogna considerare alcuni fattori come l’età della persona per capire se è necessario preoccuparsi o meno: la pressione arteriosa cresce infatti con il passare degli anni, per questo nelle persone anziane anche una pressione massima di 140/150 mmHg può a volte essere considerata nella norma.

Ipertensione primaria e secondaria

Ci sono due forme di ipertensione: quella “primaria” e quella “secondaria”:

  • l’ipertensione primaria è causata da un mix di predisposizione genetica e stile di vita non adeguato: gli studi evidenziano che la comparsa di ipertensione è infatti molto favorita dall’obesità, dalla mancanza di attività fisica, dallo stress e dal fumo, oltre che da scelte alimentari non adeguate.
  • L’ipertensione secondaria si può invece considerare la conseguenza di una determinata malattia (la maggior parte delle volte si tratta di una patologia renale) e, a volte, quado si guarisce dalla malattia scompare anche l’ipertensione.

Il ruolo della dieta

Le scelte alimentari che possono ridurre significativamente la pressione sanguigna sono semplici:

  • Alimentazione ipocalorica che porti a una perdita di peso nelle persone sovrappeso o in stato di obesità
  • Riduzione dell’apporto di sale
  • Consumo molto moderato di alcool (se del tutto assente meglio)
  • Adeguato apporto di potassio (che abbonda in frutta e verdura e aiuta a regolare la pressione)
  •  Abbondante apporto di fibre (quindi di cereali integrali, legumi, frutta e verdura)
  •  Riduzione del consumo di dolci e bevande zuccherate

Il modello alimentare che segue queste semplici regole fondamentali è stato soprannominato “DASH” (Dietary  Approaches to Stop Hypertension), che deve essere abbracciato insieme a un protocollo di attività fisica e all’abolizione del tabagismo per una maggiore efficacia.

Le regole della prevenzione a tavola

Cosa fare quindi nella pratica per prevenire l’ipertensione? Ecco delle semplici regole:

  • Non portare la saliera in tavola per non avere la tentazione di aggiungere sale quando non necessario
  • Mettere sempre meno sale nell’acqua di cottura degli alimenti (es. della pasta)
  • Sfruttare le erbe aromatiche e le spezie per insaporire i piatti
  • Utilizzare limone e aceto per dare sapore, preferendoli rispetto ai condimenti ricchi di sale come la salsa di soia, la senape e il ketchup
  • Ridurre il consumo di cibi conservati
  • Non eccedere con i formaggi
  • Scegliere i prodotti da forno con meno sale possibile (pane senza sale, fette biscottate iposodiche) e ridurre al minimo gli snack salati come patatine, popcorn ecc.
  • Leggere le etichette dei prodotti prima di acquistarli: il sodio è presente si trova anche in alcuni additivi come il nitrato, il nitrito, il glutammato monosodico, il sorbato di sodio, il citrato e altri.
  • Consumare più frutta e verdura: sono ricche di potassio, che ha un’azione antagonista nei confronti del sodio
  • Non mangiare troppi dolci: studi recenti indicano che anche lo zucchero favorisce la comparsa dell’ipertensione perché aumenta nel sangue la presenza di acido urico.

Family Health si impegna a diffondere la cultura della prevenzione consapevoli che il primo passo per il proprio benessere è pensare alla salute.

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