Prevenzione: dalle vaccinazioni ai gesti quotidiani. Gli adolescenti danno segnali contrastanti
di Maurizio Tucci, Presidente Laboratorio Adolescenza
Presentati oggi (21 giugno) i primi risultati dall’edizione 2021 dell’indagine sugli stili di vita degli adolescenti che vivono in Italia, realizzata da Laboratorio Adolescenza e Istituto di ricerca IARD su un campione nazionale rappresentativo di oltre 10500 studenti di età compresa tra i 13 e i 19 anni, alla quale ha dato un supporto anche Family Heath.
Tra i tanti temi trattati nell’indagine (un resoconto completo è disponibile su www.laboratorioadolescenzamagazine.org), quello delle vaccinazioni.
Nel questionario d’indagine non vi era alcun riferimento alla vaccinazione contro il Covid – anche perché quando l’indagine si è avviata (marzo 2021) la vaccinazione under 18 non era in calendario –, ma la riproposizione di una domanda che viene ciclicamente inserita nelle indagini annuali Laboratorio Adolescenza-IARD e che chiede agli adolescenti di manifestare il proprio accordo o disaccordo su alcune affermazioni che riguardano le vaccinazioni.
Rispetto all’ultima rilevazione del 2019 (vedi tabella), il feeling tra vaccinazioni e adolescenti sembra segnare un deterioramento.
Se da un lato cresce la consapevolezza del valore sociale della vaccinazione “Vaccinarsi è importante per sé stessi e per proteggere le persone che non possono vaccinarsi per motivi di salute”, dall’altro aumentano i sospetti “Alcune vaccinazioni sono pericolose” e diminuisce rispetto al 2019 – seppur rimanga fortemente maggioritaria (intorno all’85%) – l’adesione al concetto generale di vaccinazione “È molto importante vaccinarsi e tutti dovrebbero farlo”.
Con quali delle seguenti affermazioni riguardo le vaccinazioni sei D’ACCORDO
2029
femmine |
2019
maschi |
2021
scuole medie |
2021
scuole sup. |
2021
femmine |
2021
maschi |
|
È molto importante vaccinarsi e tutti dovrebbero farlo | 93,8% | 90,0% | 83,2% | 84,2% | 84,6% | 84,9% |
Le vaccinazioni sono inutili, meglio non farle | 2,7% | 6,7% | 5,8% | 5,3% | 4,1% | 6,3% |
Le vaccinazioni sono tutte sicure | 51,8% | 56,1% | 46,0% | 46,1% | 43,6% | 51,1% |
E’ meglio fare solo le vaccinazioni contro le malattie più gravi | 35,4% | 33,0% | 30,7% | 26,3% | 25,3% | 27,3% |
Alcune vaccinazioni sono pericolose | 43,5% | 39,5% | 54,3% | 51,2% | 52,0% | 48,7% |
Vaccinarsi è importante per se stessi e per proteggere le persone che non possono vaccinarsi per motivi di salute | 91,0% | 84,4% | 91,7% | 92,3% | 93,1% | 91,4% |
Ognuno dovrebbe avere il diritto di decidere se vaccinarsi oppure no (no obbligo) | 56,4% | 53,7% | 75,6% | 70,0% | 72,3% | 67,8% |
A commento di questa evidenza, certamente non positiva, è interessante quanto affermato da Gianni Bona, ordinario di pediatria, Presidente Onorario di Laboratorio Adolescenza e medico vaccinatore:
“L’adesione alla vaccinazione contro il Covid da parte degli adolescenti, che stiamo riscontrando sul campo in queste prime settimane in cui si è estesa la possibilità di vaccinarsi anche agli under 18, appare fortunatamente molto forte e sembrerebbe smentire preoccupazioni e sospetti, ma è indubbio che tutto il parlare che si è fatto in questi mesi sulle vaccinazioni, a volte un po’ confuso e contraddittorio, non ha giovato. Gli adolescenti stanno aderendo volentieri alla vaccinazione anti-Covid per garantirsi prima possibile una “libertà” tanto agognata in questi mesi, ma non dobbiamo trascurare il segnale generale emerso dall’indagine e dobbiamo cercare di ricostruire nel miglior modo possibile la fiducia nelle vaccinazioni in senso lato. Innanzi tutto dobbiamo far comprendere alle nuove generazioni che la scienza si basa sulle evidenze che con il tempo possono anche far modificare scelte e strategie, ma mai viene messa a rischio la salute delle persone con azzardi e semplificazioni. E inoltre dobbiamo far comprende ai giovanissimi che le vaccinazioni sono, in qualche modo, l’essenza della prevenzione”.
“Vaccinazioni essenza della prevenzione”: si deve partire proprio da qui per creare nelle nuove generazioni la consapevolezza che il benessere fisico si costruisce “prima” e non “dopo”; che la prevenzione non è un qualcosa in più (meglio se si fa, ma se ne può anche fare a meno), ma è – appunto – l’essenza di questo benessere.
Vale per le vaccinazioni che sono un po’ l’emblema della prevenzione (agisco prima per evitare le conseguenze di una malattia), ma vale per tutto.
È questo lo spirito con cui – grazie all’indispensabile supporto di esperti qualificati – lavora Family Health. Questo anno di pandemia ha, per molti versi, rimescolato le carte. Il Covid da un lato ha sollecitato tutti, anche i giovani, alla prevenzione finalizzata alla malattia (ne è un segno l’alta adesione alla vaccinazione di cui abbiamo appena dato riscontro per bocca del Prof. Gianni Bona), dall’altro ha “cannibalizzato” tutto il resto. Non solo – dato drammatico che riguarda tutte le età – riducendo pericolosamente tutti gli screening riguardanti altre patologie, ma anche facendo passare in secondo ordine importanti azioni quotidiane. Un esempio – dato rilevato, anche questo, dall’indagine di laboratorio Adolescenza e confermato sul campo da Giampietro Farronato, Ordinario di ortognatodonzia Università di Milano – l’attenzione all’igiene orale: durante lo scorso anno la frequenza con cui gli adolescenti hanno provveduto allo spazzolamento quotidiano dei denti è significativamente diminuita.
A questo punto l’obiettivo deve essere cercare di sfruttare virtuosamente il rimescolamento di carte prodotto dal Covid e creare le condizioni per avviare una comunicazione efficace, nei confronti delle generazioni, per far comprendere loro come la prevenzione della salute – al pari della salvaguardia dell’ambiente – è fatta anche di tanti piccoli utilissimi gesti quotidiani.