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Arriva la “schiscetta”

di Martina Donegani, Biologa nutrizionista

28 settembre 2021

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Che noia sempre il solito panino al prosciutto o il trancio di pizza nella pausa di mezzogiorno! E anche dal punto di vista nutrizionale non sono di certo il massimo… Allora porta al lavoro o a scuola la tua cucina, con il più classico dei sistemi: la “schiscetta”!

Lontana erede di quella spartanissima d’alluminio nella quale si stipava l’impossibile (“schiscetta” viene dal milanese “schiscià” che vuol dire schiacciare), la schiscetta di oggi cambia nome, diventa “lunch box” e prende la forma di sofisticati contenitori, eleganti nell’aspetto e razionali nell’uso, divisi in comparti per mantenere al meglio la freschezza ed evitare la contaminazione dei sapori. E sempre più persone sembrano essersi convertite alla comodità di portarsi il pranzò da casa, chi per motivi economici chi salutisti…

Qualche consiglio di base

Per non lasciarti a corto di energia il pranzo di mezzogiorno deve fornire più o meno il 30-35% delle calorie che servono nella giornata. In pratica, lo schema classico del pasto con un primo a base di pasta o riso (ricchi di amidi), un secondo proteico e un contorno di verdura, è perfettamente adeguato sotto il profilo dell’equilibrio nutrizionale, con l’accortezza di tenere le porzioni non troppo abbondanti e di scegliere gli alimenti che, per le loro caratteristiche di composizione, si digeriscono più facilmente.

Un pranzo completo richiede però molto tempo per la preparazione e molta calma per gustarlo, due ingredienti che scarseggiano, soprattutto in pausa pranzo.

     opta per una sola portata: una porzione di verdura con un piatto unico (insalata di riso o di pasta, zuppa di legumi, torta salata…) va benissimo per comporre un menu completo ed equilibrato.

  • Se non ti va il piatto unico, cerca di dare un “tema nutrizionale” al pasto, rinunciando al primo o al secondo. La cena serale servirà a completare e bilanciare l’assunzione dei nutrienti. Un esempio: se a pranzo hai voglia del classico piatto di pasta, ricco di amido, alla sera la portata principale dovrà essere di tipo proteico (uova, carni magre, pesce, formaggi, legumi); viceversa, se a mezzogiorno vai di polpette, pesce o frittata, alla sera insisti maggiormente su pane e pasta. Comunque, non rinunciate mai alla verdura.
  • Per una digestione più rapida, evita qualunque tipo di frittura, i salumi insaccati più grassi e le salse come la maionese.

     E il bere? L’ideale è l’acqua minerale, alla larga le bibite gassate dolci e dagli alcolici…

Il decalogo del lunch box di qualità…

Alla fine sono tre le parole d’ordine da tenere a mente quando si prepara la “schiscetta”: varietà, qualità e leggerezza, che possono essere declinate sorta di decalogo:

  1. La qualità in ufficio. Usa prodotti di qualità e di provenienza sicura per il tuo lunch box. Quindi: frutta e verdura di stagione, meglio se bio, prodotti DOP e IGP, olio extravergine… insomma, trattati bene!
  2. Un lunch box, mille varianti. Sfrutta l’occasione della pausa pranzo per sperimentare nuovi gusti e sapori. Diventa quasi un gioco…
  3. Un lunch box per essere sazi. Non dimenticarlo: leggerezza non significa “digiuno” ed è fondamentale realizzare un pranzo che sappia saziarti, fino al momento dello spuntino.
  4. La leggerezza del lunch box. La leggerezza comunque è un must: piatti gustosi e nutrienti ma facili da digerire.
  5. Riutilizza oggi quello che puoi mangiare domani. La preparazione di un lunch box può essere più facile di quello che sembra. Spesso basta riutilizzare con un po’ di fantasia e gusto ciò che è avanzato a cena e rielaborarlo leggermente per avere un pranzo gustoso il giorno dopo.
  6. L’importanza della verdura. La verdura è una delle protagoniste del lunch box, per le sue caratteristiche light e per la facilità con la quale è possibile usarla per piatti sfiziosi e variegati. Cerca di variare il più possibile la scelta alternando verdura cruda e cotta.
  7. Il lunch box al fresco. Per mantenere il proprio lunch box fresco come appena preparato occorre conservarlo in un posto altrettanto fresco. Se non si hai un frigo in ufficio, va bene anche una comune borsa frigo.
  8. Un occhio alla tradizione… Semplicità fa rima con tradizione. A volte, per un lunch box di qualità basta rispolverare le ricette della nonna, a base di piatti semplici realizzati con ingredienti poveri ma che combinati nel giusto modo permettono di ottenere pietanze gustose e genuine.
  9. … e un altro all’innovazione. Per dare un tocco in più alla tua schiscetta cerca dei portavivande multifunzioni dall’anima tecnologica, dal design curato e funzionali. In fondo anche l’occhio vuole la sua parte e il “pranzo da casa” così sembrerà molto meno triste!
  10. Spazio a fantasia e immaginazione. Il bello del lunch box è il fatto di rappresentare un pasto fuori dagli schemi. Quindi spazio a creatività ed immaginazione, pur restando fedele ai consigli degli esperti per comporre un pasto equilibrato.

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