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Troppa attenzione per l’estetica e le modificazioni del corpo. Parliamogli di cura, non di bellezza

di Maura Manca, Psicologa

26 maggio 2022

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L’estetica, le modificazioni, l’uso e la strumentalizzazione del corpo, come mezzo per ottenere approvazione social, e quindi sociale, e per incrementare anche l’autostima e il senso di sicurezza personale, sono già al centro della vita di troppi ragazzi. Anche i più piccoli, già in tenera età, mettono ai primi posti della scala personale dei valori l’estetica intesa come bellezza, come apparire, come ricerca di perfezione. Un processo messo in atto per eliminare quelli che vengono ritenuti “difetti”, per rispecchiare dei modelli di bellezza (ideali) con i quali si confrontano anche quotidianamente. I ragazzi e le ragazze che ricorrono a trattamenti estetici o alla chirurgia per correggere i loro “difetti”, quando i genitori sono d’accordo, sono in crescita e sono più numerosi di quanto possiamo pensare. Sento molto spesso i più giovani esprimere la volontà di volersi modificare le labbra, gli zigomi, le cosce, gli addominali, i pettorali. E non parlo di cura estetica, ma di interventi più invasivi, tali da modificare il proprio corpo in una fase della crescita in cui stanno ancora strutturando l’identità, c’è una stabilizzazione dei tratti di personalità e stanno definendo ancora un’immagine in fase di cambiamento. Un corpo che sta diventando adulto: vanno a modificare un qualcosa che si sta già modificando per diventare come qualcos’altro. Sono immersi in questo mare di estetica. Non dobbiamo ragionare in termini di giusto e sbagliato, non dobbiamo fare una crociata contro la chirurgia estetica o a favore, dobbiamo inserire la questione all’interno del contesto in cui vivono e si muovono i ragazzi, per evitare inutili generalizzazioni. È un contesto dove il corpo e l’estetica hanno ancora il sopravvento su altri aspetti.

Dovremmo equilibrare questo sbilanciamento e trasmettere ai ragazzi un concetto importante: quello di cura. Quando si parla di cura si parla di cura di sé stessi, ed è fondamentale attivare questo processo fin dall’infanzia. Cura di sé stessi intesa anche come cura del corpo, perché non si può scindere la mente dal corpo. Anche l’estetica in questo senso è importante perché significa valorizzare sé stessi, prendersi cura del proprio corpo. È il modo con il quale decidiamo di rappresentare noi stessi, il modo in cui ci vediamo, viviamo, come vogliamo che ci vedano. Insito nel concetto di cura c’è anche quello di igiene e di prevenzione. È fondamentale insegnare ai più giovani a curare la propria pelle, come pulirla a fondo, come mantenerla sana ed elastica, perché nel concetto di cura c’è anche il sano. In parallelo, dobbiamo parlare anche di come curare la propria postura, visto che oggi hanno tanti problemi legati a questo aspetto, anche a causa delle famose “posture da smartphone”. Un altro concetto fondamentale è la cura della respirazione che garantisce l’equilibrio mente-corpo. Va, inoltre, fatto capire come curare l’alimentazione: ci sono troppi bambini e adolescenti che mangiano male senza sapere che una corretta alimentazione non è sinonimo di magrezza e bellezza, significa nutrirsi in modo adeguato e garantire un funzionamento ottimale. Se stiamo bene, funzioniamo bene. Nell’intestino c’è quello che viene definito il nostro secondo cervello, collegato direttamente al primo cervello. Dobbiamo inoltre porre particolare attenzione all’attività sportiva. La cura del fisico, sì, ma legata a tutti i benefici dello sport, compresa la biochimica cerebrale, la respirazione, l’ossigenazione e tutte quelle condizioni che garantiscono un benessere in termini di star bene, vedersi bene, “essere bene”. È proprio questo il concetto che dobbiamo far arrivare forte e chiaro. Ovviamente ci sono tante situazioni specifiche da analizzare però, prima di modificare un fiore che sta ancora sbocciando, aspetterei di vederlo sbocciare e lo curerei per fare in modo che sbocci al meglio, per far si che possa imparare anche ad accettarsi e a vedersi allo specchio senza inseguire un’immagine ideale. Tante volte si rincorre quello che non si ha, pensando che sia più accettato e dimenticando che siamo tutti diversi e che le bambole sono uguali perché prodotte artificialmente. Quando c’è qualcosa che si vuole migliorare, si può migliorare con l’alimentazione e lo sport. Oggi i ragazzi si basano troppo sul “non mi piace”, vado da un chirurgo, lo cambio, divento altro, taglio, cucio come se si potesse cambiare con un semplice e rapido click.

 

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