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C’ERA UNA VOLTA IL PRINCIPE AZZURRO

Dopo aver conquistato ben tre fidanzate di altissimo livello e respinto migliaia di innamorate, il principe decide di spezzare la maledizione conquistando il premio più irreale che ci sia: il Vero Amore.

di Alberto Pellai, Medico Psicoterapeuta dell'età evolutiva, Ricercatore, Dip. Scienze Biomediche dell'università degli Studi di Milano

8 luglio 2022

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Regia di Ross Venokur. Un film con Wilmer Valderrama, Demi Lovato, Nia Vardalos, Ashley Tisdale, Avril Lavigne. Titolo originale: Charming. Genere Animazione, – USA, Canada, 2018, durata 90 minuti. 

TRAMA

Il Principe Azzurro protagonista di questo cartone è proprio quello che nelle favole permette a tutte le donne che incontra di vivere per sempre felici e contente. Solo che, in questo cartone, tale “potere” si rivela parecchio indigesto e il principe azzurro farebbe di tutto per potersene liberare. Ciò che nelle trame classiche delle fiabe per bambini rende il principe azzurro un vero salvatore di tutte le giovani donne in difficoltà è raccontato in questo cartone alla stregua di una maledizione che un bambino di nome Filippo Azzurro, figlio del re, subisce ad opera della consigliera di suo padre, Nemesi Maldamore. E’ Nemesi che trasforma questo bambino in una sorta di “seduttore seriale” al cui cospetto nessuna ragazza e donna sa resistere. Il fascino di Filippo Azzurro lo rende perciò l’uomo più desiderato del regno, ma Filippo che cosa desidera realmente?

La trama del cartone parte proprio da questo paradosso: un uomo che nella fantasia femminile è assurto a simbolo di ciò che ogni donna vorrebbe avere al proprio fianco, in realtà è un essere umano che non vuole essere trasformato in oggetto del desiderio a causa di un sortilegio che gli impedisce di vivere il vero amore con chicchessia. Nella storia, infatti, le principesse classiche delle fiabe per bambini – ovvero Biancaneve, Cenerentola, la Bella Addormentata – si contendono l’amore dell’amato principe. Il maleficio che lo condanna ad essere inseguito e voluto da ogni donna che incontra può essere spezzato solo se il Principe incontrerà e riconoscerà il vero amore prima del compimento del 21esimo compleanno. Per riuscirci dovrà superare tre differenti prove in una missione che lo spinge verso la Montagna del fuoco. E’ lì che il re decide di mandare il figlio per vedere se riuscirà in quella che sembra essere un’impresa impossibile: innamorarsi veramente, cosa che permetterà a tutto il suo regno di conquistare il diritto ad innamorarsi per davvero e non per effetto di un sortilegio. Con il principe, al suo fianco, si muove Lenore, una ladra di gioielli che sotto mentite spoglie, appare come un uomo e si fa chiamare Lenny. Anche Lenore è vittima di un incantesimo che, per colpa della strega, le impedisce di provare vero amore. Da queste premesse, inizia una trama in cui Filippo e Lenore viaggeranno insieme alla ricerca della Montagna del Fuoco, scopriranno a vicenda di quali ingredienti è fatto il vero amore e soprattutto andranno incontro al loro nuovo destino, che, come nelle migliori tradizioni delle favole, è quello di vivere felici e contenti.

CHE COSA CI INSEGNA QUESTO FILM

Il film “C’era una volta il principe azzurro” racconta una storia …….. proprio come non te l’aspetti. Scritto e realizzato con l’esplicito scopo di smontare e mettere in crisi gli stereotipi di genere legati ai personaggi delle favole, il cartone invita a riflettere su molti aspetti che non sono da dare per scontati. Che cosa è il vero amore? Che cosa significa incontrarlo? E che cosa andiamo cercando, quando diciamo di esserci innamorati di una persona? IL cartone è davvero interessante perché per la prima volta mostra un uomo intento a porsi questo genere di domande esistenziali. Un uomo desideroso di sottrarsi al desiderio di conquista e fascinazione del genere femminile per pervenire ad una relazione affettiva in cui ciò che conta non sono i ruoli, il prestigio sociale o le ricchezze bensì la connessione emotiva e la capacità di creare vera intimità con chi scegliamo di avere a fianco nel nostro percorso di vita. Per raccontare tutto ciò, “C’era una volta il principe azzurro” fa un vero e proprio lavoro di “sparigliamento” delle carte. Ciò che nel percepito comune viene solitamente attribuito al ruolo di genere maschile è qui messo in gioco da Lenore, una ragazza che deve travestirsi da uomo e farsi chiamare Lenny per compiere la propria missione. Sarà lei a salvare il principe e poi a sua volta a permettere al principe stesso di salvare tutto il suo regno dal maleficio del non amore. Il principe, invece che essere un personaggio stereotipato e condannato ad un destino che – come tutti i principi – si trova cucito addosso senza averlo scelto, si muove a sua volta al di fuori degli schermi di genere: imbranato, scontento del suo potere seduttivo, preferisce essere un uomo vero, molto più che aderire al mito del “vero uomo”. Un mito, tra l’altro che non corrisponde in nessun modo al suo modo di essere. Così come in “Brave-Ribelle” gli stereotipi di genere femminile sono sovvertiti e invalidati dall’indole di una principessa che vuole diventare se stessa e non essere quello che gli altri le dicono di diventare, così in questo cartone questo “mandato rivoluzionario” è ben incarnato nelle vicende e nel personaggio di Filippo Azzurro, un principe che non si dimentica facilmente.

IL MESSAGGIO DEL FILM

Siamo persone e in quanto tali abbiamo sentimenti ed emozioni. Spesso la cultura o le aspettative sociali o gli stereotipi di genere ci fanno credere di essere non conformi a ciò che gli altri si aspettano da noi e perciò ci adeguiamo a ciò che gli altri ci dicono di essere. E così facendo, rischiamo di perderci: a noi stessi e con noi stessi. Perché ciò che più conta è essere veri, profondamente veri. E questo non può essere deciso da nulla e da nessuno al nostro posto.

LE DOMANDE DA PORSI ALLA FINE DEL FILM

Quali sono gli stereotipi di genere che il cartone vuole analizzare con pensiero critico?

Quali aspetti del personaggio di Filippo Azzurro vi hanno colpito di più?

Come spieghereste il concetto di “vero amore” ai vostri figli? Perché quello tra le principesse delle favole e il principe azzurro che le salva non può essere considerato vero amore?

Secondo voi, mostrare i classici personaggi delle favole impegnati in azioni e trame che ne sovvertono la percezione stereotipata che spesso i più piccoli hanno di loro, serve a generare consapevolezza sui ruoli di genere o rischia di essere deludente, per loro

 

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