La natura fa bene al cervello e al legame tra genitori e figli
di Maura Manca, Psicologa

Approfittare dell’arrivo dell’estate e delle vacanze per trascorrere del tempo insieme con bambini e ragazzi immersi nella natura è importante. Anche solo poche ore possono diventare una vera e propria iniezione di benessere per il nostro corpo e per il legame con i figli.
Gli effetti della natura sul cervello
Non si tratta solo di un luogo comune, la scienza conferma che il nostro cervello funziona in modo più efficiente quando entra in contatto con ambienti naturali: aumentano attenzione e concentrazione, migliora la memoria e il nostro sistema nervoso “si rilassa”, portando anche ad una diminuzione dello stress. Passare del tempo al sole e all’aria aperta, inoltre, stimola la produzione di vitamina D e rafforza il sistema immunitario.
Sono ormai diverse le ricerche che dimostrano come anche una breve passeggiata o il solo fermarsi a guardare un panorama siano sufficienti a provocare una diminuzione dei livelli di cortisolo (ormone dello stress), della pressione sanguigna e del battito cardiaco, andando ad influenzare positivamente anche capacità cognitive quali la creatività e la risoluzione dei problemi, grazie ad un cambiamento nell’attività della corteccia prefrontale.
Se il cervello funziona “meglio”, migliora anche la relazione con i figli!
I genitori sanno benissimo quanto sia difficile entrare in connessione con i figli, soprattutto se adolescenti: risposte a monosillabi o totali silenzi sono tipici quando si cerca di comunicare con loro. Una piccola immersione nella natura sembra poter aiutare, poiché sembra avere la straordinaria capacità di aiutarci a prestare maggiore attenzione anche alle conversazioni con gli altri, riducendo lo stress e la stanchezza mentale.
Vengono prodotte, inoltre, alcune sostanze chimiche molto importanti: quando un figlio si sente ascoltato, il suo cervello è immerso nell’ossitocina, il cosiddetto “ormone della felicità”, che crea piacere e gratificazione. Tutto questo può influenzare positivamente anche le relazioni in famiglia, portando genitori e figli a comunicare in modo più efficace e ad interagire maggiormente tra loro.
Natura e disintossicazione da smartphone
In più, è importante staccare la spina dalla iperconnessione e dagli schermi per evitare gli effetti negativi dell’abuso da tecnologia. Stare a contatto con la natura, riprendere il contatto con sé stessi e staccare dall’iperstimolazione da smartphone serve per attivare una sorta di disintossicazione digitale e ribilanciare gli equilibri interni. Vengono spesso sottovalutati gli effetti dell’abuso della tecnologia sul benessere psico-fisico e sul cervello. Quando si vive incastrati nella quotidianità difficilmente si riescono ad ascoltare i segnali della mente e del corpo e spesso non ci si rende conto di quanto si rischi di diventare dipendenti da un mezzo che scandisce i tempi e i ritmi delle giornate di tante persone.
Riferimenti bibliografici
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