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Artrite reumatoide, come contrastare la malattia

26 ottobre 2017

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L’artrite reumatoide è una malattia sistemica, cronica, autoimmune caratterizzata dall’infiammazione del rivestimento delle articolazioni (sinovia) e che provoca danno articolare con dolore cronico, rigidità, gonfiore e stanchezza. Causa anche una riduzione delle capacità motorie e un diminuzione della funzione articolare. Colpisce soprattutto le donne che rappresentano il 75% dei casi diagnosticati. Di solito si manifesta tra i 35 e i 50 anni ma può comparire anche in età pediatrica. Ne parliamo con Mauro Galeazzi, Presidente Nazionale della Società Italiana di Reumatologia (SIR).

Professor Galeazzi, le nuove terapie con i farmaci biologici sono efficaci?

Alla fine anni ’90 un paziente affetto da artrite reumatoide aveva un’aspettativa di vita di dieci anni in meno rispetto alla popolazione generale. Oggi invece l’aspettativa di vita è assolutamente identica. Questo è merito anche dei farmaci biologici a disposizione di medici e pazienti. Garantiscono, infatti, una buona qualità di vita e quasi sempre consentono ai malati di tornare ad una esistenza normale. Hanno drasticamente ridotto il numero dei ricoveri ospedalieri che ormai sono quasi inesistenti.

La patologia può essere trattata anche con i farmaci biosimilari?

Sì, li utilizziamo già da oltre due anni e rappresentano un’importante risorsa per l’intero sistema sanitario nazionale. Si tratta di farmaci biologici simili per caratteristiche ai farmaci biologici originari precedentemente brevettati. Il loro utilizzo si è dimostrato efficace anche contro alcune patologie reumatiche. Se ne consiglia però la prescrizione solo a pazienti che iniziano per la prima volta la terapia e non dovrebbero essere sostituiti in malati che hanno cominciato il trattamento con gli originator.

Qual è l’incidenza in Italia delle malattie reumatiche?

Si calcola che queste oltre 150 diverse patologie interessino più di cinque milioni di italiani. Oltre ai problemi di salute per il singolo paziente comportano costi sociali elevati perché provocano assenze dal lavoro, invalidità e ospedalizzazioni. Solo l’artrite reumatoide costa all’intera collettività oltre 3 miliardi di euro l’anno. Il numero dei pazienti è destinato a crescere anche a causa dell’aumento dell’età media della popolazione. Il ruolo del reumatologo, all’interno del sistema sanitario italiano, va quindi rafforzato e valorizzato per far fronte alle sfide che ci attendono nei prossimi anni.

È possibile prevenire le patologie reumatiche?

Sì e per questo dobbiamo i favorire il più possibile gli stili di vita sani. Il fumo, per esempio, è un vizio che va assolutamente contrastato. Le sigarette, infatti, non sono responsabili dell’insorgenza solo del cancro e di disturbi cardio-vascolari o respiratori. Anche le malattie reumatologiche risultano più diffuse tra i tabagisti.

 

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