Arriva l’influenza! Prevenzione con vaccino e alimentazione
Arriva l’influenza, prevenzione con vaccino e alimentazione. Quest’anno i virus influenzali e parainfluenzali costringeranno a letto dai 12 ai 15 milioni di persone.
Il 57% degli italiani si affida ai farmaci di automedicazione per affrontare i malanni influenzali. Il 45% degli over 65 ricorre al vaccino tutti gli anni.
“Per la stagione 2017-2018 sono previsti dai 4 ai 5 milioni di casi di influenza oltre agli 8-10 milioni di sindromi provocate da altri virus respiratori: una epidemia, quindi, di media entità. Avremo un solo nuovo virus in circolazione, il H1N1 pdm 09 (A/Michigan/45/2015), una variante similare ai virus dell’anno scorso” afferma il Prof. Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano e Direttore Sanitario IRCCS Galeazzi di Milano. “Tanto dipenderà anche dal meteo: se questo inverno dovesse essere più lungo e freddo sicuramente si avranno molti più pazienti influenzati. Se, al contrario, l’inverno fosse più mite, saranno invece i virus “cugini” dell’influenza, quelli chiamati virus parainfluenzali, a essere avvantaggiati”.
Quando parliamo di “vera influenza”
Solo se ci sono tre condizioni presenti contemporaneamente: febbre elevata (>38°) a insorgenza brusca, sintomi sistemici come dolori muscolari/articolari e sintomi respiratori come tosse, naso che cola, congestione/secrezione nasale o mal di gola. In tutti gli altri casi si parla di infezioni respiratorie acute o sindromi parainfluenzali.
“In generale, si tratta di infezioni che si diffondono con grande rapidità: basti pensare – racconta il Prof. Pregliasco – che un solo starnuto può contenere circa 40.000 micro goccioline che possono viaggiare a oltre 300 km/h. Relativamente più lente le 3.000 goccioline che scaturiscono da un colpo di tosse, che si muovono a circa 75 km/h”.
Sempre validi i vecchi rimedi della nonna
Brodo caldo e latte con miele in cima alla lista. Utili anche l’Echinacea, il Sambuco, l’Eucalipto e lo zenzero che abbinato alla curcuma, magari sotto forma d’infuso, è ricco di acido acetilsalicilico, lo stesso principio attivo contenuto nell’aspirina. Bene anche l’uva passa e i datteri, tutti antinfiammatori naturali.
Fondamentale assumere molti liquidi per reintegrare quelli persi con la sudorazione, soprattutto se abbiamo la febbre. Vanno bene l’acqua come il tè verde, le spremute di agrumi e i frullati. Per aiutare lo stomaco durante lo stato febbrile vanno bene i brodi di verdure o di pollo, come le passate o le vellutate di verdura.
Per aiutare il sistema immunitario sono fondamentali le vitamine del gruppo B soprattutto le B6 e B12. La vitamina B6 è presente nel pane integrale, pesce, pollame, lenticchie, spinaci e banane. La vitamina B12 la troviamo nei cereali, il tonno, il latte e i derivati.
“In caso di contagio – continua Pregliasco – non bisogna fare gli eroi, il riposo resta una arma fondamentale per aiutare l’organismo a sconfiggere i virus. Fondamentale è anche ricorrere ai farmaci di automedicazione, il pilastro principale nel trattamento delle sindromi influenzali e parainfluenzali. L’uso dei farmaci senza obbligo di ricetta deve servire ad attenuare i sintomi senza azzerarli, consultando il medico se le cose non migliorano dopo 4 – 5 giorni. Mai fare ricorso agli antibiotici che si hanno in casa senza prima vedere il proprio dottore. Infatti, gli antibiotici non sono efficaci per curare l’influenza e deve essere il medico curante a valutarne la prescrizione nelle complicanze batteriche broncopolmonari, quando i sintomi non passano oppure se, dopo un’apparente guarigione, si manifesta un ritorno di febbre con tosse produttiva”.