Perché è importante raccogliere, conservare e tramandare l’anamnesi familiare
di Francesca Torricelli e Anna Baroncini,

L’anamnesi familiare è la raccolta particolareggiata della storia sanitaria dei componenti di una famiglia. Il suo scopo è aiutare nella formulazione di una diagnosi, fornire informazioni sui fattori di rischio familiari ed elementi orientativi per una prevenzione mirata. Raccoglierla, conservarla e tramandarla è utile per la nostra salute e per quella di chi verrà dopo di noi.
Anamnesi è una parola di origine greca che significa “ricordo, reminiscenza”. In medicina è il termine con cui si indica il complesso di informazioni che siamo sollecitati a ricordare quando ci rivolgiamo per la prima volta a un medico per un problema di salute. In modo più o meno approfondito a seconda dei casi, ci vengono poste domande su storia e stile di vita (anamnesi fisiologica), malattie pregresse (anamnesi patologica remota), motivi della visita (anamnesi patologica prossima) e anamnesi familiare.
L’anamnesi familiare è la raccolta particolareggiata della storia sanitaria (malattie, segni clinici, longevità, etc.) dei componenti di una famiglia. La sua finalità non è predire il futuro stato di salute/malattia di una persona, bensì quella di aiutare nella formulazione di una diagnosi o di fornire informazioni sui rischi e indicazioni per una prevenzione personalizzata, individuando l’eventuale presenza di malattie ereditarie o di fattori predisponenti per certe patologie.
L’anamnesi familiare non richiede strumenti sofisticati. Bastano tempo adeguato, buona memoria, disponibilità a raccontare, dialogo empatico tra medico e paziente e vaglio critico delle informazioni fornite. Sebbene sia una pratica medica tradizionale, il progresso scientifico non ne ha diminuito il valore. E’ vero piuttosto il contrario. Gli avanzamenti in genetica hanno dato rilievo ai fattori di rischio familiari e aumentato la consapevolezza della sua importanza.
Eppure, ricordare è spesso difficile. Quando questo accade tocchiamo con mano l’utilità di raccogliere i dati man mano che ne veniamo a conoscenza, senza la pressione del tempo né l’ansia della visita medica e con la possibilità di confrontarsi con i familiari. La storia di salute della famiglia non è utile solo per noi, ma rappresenta un dono intangibile anche per chi verrà dopo di noi.
La ricostruzione dell’albero genealogico può agevolarci nel compito, traducendo i ricordi in simboli grafici. I simboli, che rappresentano i componenti della famiglia e le relazioni intercorrenti tra loro, sono standardizzati e riconosciuti ovunque in campo medico. L’albero genealogico, inoltre, offre una visione d’insieme del gruppo familiare, facilitando il riconoscimento della modalità trasmissiva di eventuali condizioni genetiche. Rispetto a un testo scritto consente di registrare e aggiornare più velocemente le informazioni, soprattutto se si utilizzano specifici software.
