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Una bocca perfetta. L’alimentazione per l’igiene orale

di Martina Donegani, Biologa Nutrizionista

22 novembre 2019

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Non solo un alito fresco e un sorriso curato rappresentano i primi elementi di fascino, sono anche il presupposto indispensabile per la salute dell’organismo. Una corretta masticazione facilita enormemente il lavoro digestivo e, se una scrupolosa igiene orale è assolutamente necessaria, è altrettanto importante la cura dell’alimentazione: alcuni cibi, infatti, tendono a danneggiare direttamente la dentatura, mentre altri svolgono una preziosa azione protettiva. 

La carie, nemico numero uno

La carie è senza dubbio il problema dentale più comune. Non è altro che un’infezione provocata da alcuni batteri che vivono sulla parete esterna dei denti, formando la cosiddetta “placca batterica”. I batteri della placca si nutrono dei residui alimentari che rimangono tra i denti e in particolare si sviluppano a spese degli zuccheri, dai quali ricavano energia trasformandoli in acido lattico, la sostanza che poi intacca lo smalto causando la carie. Gli alimenti ricchi di zucchero sono i primi responsabili della carie, soprattutto se rimangono a lungo a contatto con lo smalto. Ecco allora che è già possibile individuare due regole alimentari, tanto semplici quanto efficaci: limitare il consumo di dolci ed evitare i dolciumi più appiccicosi (per esempio, alcuni tipi di caramelle, piuttosto che di cioccolato …) che tendono a aderire ai denti.

Altra norma importante è quella di rimuovere quanto più in fretta possibile i residui zuccherini dopo il consumo. Siamo sinceri: quanti sono quelli che si lavano i denti dopo ogni pasto? In genere i momenti dedicati all’igiene orale sono il mattino, dopo la colazione, e la sera, prima di dormire.  Anche senza lavarsi i denti di continuo, è possibile comunque migliorare l’igiene della bocca prendendo l’abitudine di consumare spesso alimenti ricchi di fibre (come le mele, piuttosto che il sedano o i finocchi), capaci di allontanare meccanicamente i residui di cibo, e alimenti dotati di proprietà antisettiche, che si oppongono attivamente allo sviluppo dei batteri (primi tra tutti la salvia, l’aglio e il tè verde).

Proteggere lo smalto

La carie non è però l’unico nemico di un sorriso smagliante. Ci sono alcuni cibi che possono esercitare un’azione abrasiva sullo smalto e che per questo andrebbero consumati con moderazione: gli alimenti sott’aceto se consumati spesso possono danneggiare lo smalto, così come occhio a non eccedere con il succo degli agrumi (per esempio, la tanto diffusa abitudine di bere acqua e limone al mattino non solo non ha particolari benefici per l’organismo -basterebbe bere acqua anche senza limone- ma a lungo andare può contribuire a danneggiare lo smalto dentale). Le bevande come il tè, il caffè e il vino rosso possono macchiare i denti perché contengono tannini, sostanze che facilitano la modifica del colore dentale, mentre le bevande alcoliche in generale diminuiscono la produzione di saliva, riducendo la capacità di difesa verso gli acidi presenti in bocca.

Nutrire i denti

Oltre a proteggere i denti dalle sostanze dannose, non bisogna dimenticarsi di fornire loro tutti i nutrienti di cui hanno bisogno per mantenersi robusti. Calcio, magnesio e fosforo sono costituenti fondamentali del tessuto dentale e devono essere introdotti in quantità sufficiente con il cibo, attraverso un consumo adeguato di latticini, frutta a guscio e cereali integrali. Altro minerale importante è il fluoro, che entra anch’esso nella costituzione dello smalto e protegge attivamente dalla carie. Più ancora che attraverso il dentifricio, è importante farne rifornimento per via alimentare; per questo molti comuni provvedono ad arricchire di fluoro l’acqua potabile, ma anche il consumo frequente di prodotti del mare aiuta ad assumerne in giusta quantità.

 

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