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Eppure ridere fa bene alla salute. Perché non gli insegniamo anche a essere felici oltre che bravi?

di Maura Manca, Psicologa

11 febbraio 2021

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“Il riso abbonda nella bocca degli stolti”. “A chi troppo ride gli duole il cuore”. “Chi presto ride, presto piange”. “Chi ride in gioventù, piange in vecchiaia”.

Sono frasi che spesso si tramandano di generazione in generazione e che, lette così tutte d’un fiato, fanno venire anche un leggero senso di angoscia. Sono modi di dire, proverbi riproposti spesso senza contestualizzare e senza ascriverli alla persona a cui vengono detti, che hanno condizionato anche noi adulti nel nostro modo di agire e di pensare.

Ridere fa bene alla salute

Eppure ridere fa bene alla salute e la pressione psicologica no. A sembra come se ridere significasse non essere persone serie, come se non ci fosse posto per il divertimento e per un sorriso soprattutto nei luoghi di apprendimento e del “dovere”.

Spesso mi trovo a interagire con bambini e adolescenti che non sono in grado di lasciarsi andare, di esprimersi, come se in alcuni casi avessero il timore di farlo, se non fosse presente nella casella mentale dei comportamenti “giusti”.

Viviamo immersi in una cultura improntata sulla seriosità, dove c’è poco spazio per ridere e per divertirsi dimenticandosi troppo spesso degli aspetti benefici di una sana risata.

Eppure quando ridiamo di cuore ci sentiamo meglio, più alleggeriti.

“Non ridevo così da tanti anni!”

Quante volte avete pronunciato questa frase o l’avete sentita dire da qualcuno vicino a voi?

 Non c’è niente di più bello di vedere una persona ridere, non solo un bambino. È importante che anche una madre, un padre, non abbiano paura di lasciarsi andare e di ridere insieme al proprio figlio, anche per cose apparentemente superficiali e futili ma che in quel momento uniscono la famiglia abbracciandola in una risata.

Bisogna ricordarsi che dove c’è divertimento c’è anche benessere e che l’ironia è una delle espressioni dell’intelligenza, non solo della libertà psichica.

Quando si osserva una persona che si diverte liberandosi da giudizi e pregiudizi magari intenta a fare qualcosa “fuori dagli schemi” o cantare, ballare, la si etichetta spesso con definizioni del tipo: “questo (o questa) è pazzo”, “è impazzito”, “sta fuori”. Come se il divertimento fosse associato alla follia e fare quello che la maggior parte delle persone reprimono per seguire dei rigidi schemi mentali autoimposti, al coraggio. Secondo me ci vuole molto più coraggio a vivere nell’autocensura, in una vita di castrazioni, incastrati nelle proprie rigide e imposte credenze, senza dare libero sfogo a se stessi e alla propria creatività.

Si tratta di un problema socio-culturale dal quale per fortuna possiamo riuscire a sganciarci per dare maggiore spazio anche al nostro mondo interno.

Ridere fa bene alla salute dei figli e dell’intera famiglia.

Non si smette di ridere invecchiando, si invecchia quando si smette di ridere (G.B. Shaw). È una frase che dovrebbero ricordare tanti genitori.

Ridere stimola la produzione di alcune sostanze chimiche rilasciate dal nostro cervello che vanno a migliorare anche il nostro umore, come per esempio le endorfine. Favorisce inoltre la liberazione di serotonina nel nostro cervello. Per questo abbassa il livello di stress e delle tensioni interne e contrasta la secrezione di cortisolo, conosciuto anche come ormone dello stress, favorendo un conseguente rafforzamento della funzione immunitaria.

Ridere riduce anche la tensione muscolare, stimola la circolazione sanguigna permettendo in questo modo ai tessuti di rigenerarsi. Ha effetti benefici anche sulla memoria e sul pensiero creativo.

E poi è importante parlare anche dell’atteggiamo con il quale decidiamo di affrontare la vita che viene insegnato direttamente e indirettamente anche ai figli. Un atteggiamento più positivo, perché con una risata si affrontano meglio i problemi.

Secondo alcuni ricercatori dell’Università di Loma Linda della California del sud, ridere attiva le onde cerebrali di tipo gamma, simili a quelle che si attivano durante le fasi della meditazione.

In conclusione, non possiamo negare il legame tra il ridere e lo stato di salute psico-fisico. Ovviamente affinché siano garantiti i suoi benefici il tutto deve essere inserito in un clima supportivo e possibilmente tranquillo dove è garantito uno stile di vita sano, una buona qualità del sonno, un corretto stile alimentare  e una sana attività sportiva. Gli eccessi fanno sempre male, ciò che ci permette di vivere bene è il rimanere il più possibile in equilibrio. Vivere in maniera sana significa insegnare anche ai figli a vivere nello stesso modo, oggi e nel domani quando avranno la loro famiglia ed eventualmente dei loro figli.

Family Health si impegna a diffondere la cultura della prevenzione consapevoli che il primo passo per il proprio benessere è pensare alla salute.

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