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I gesti dei bambini che arrivano dritto al cuore. A volte sono loro che coccolano i genitori.

di Maura Manca, Psicologa

10 settembre 2021

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“I bambini lo sanno quando sei triste, ti vengono vicino e ti fanno credere di aver bisogno di coccole.

Ed invece sono loro che le fanno a te”. (Anonimo)

Quante volte, ancora, si sente ripetere “Tanto sono piccoli, non capiscono”?. Ebbene, non può esserci affermazione più errata: i bambini capiscono tutto, percepiscono tutto, anche quando non lo fanno vedere e non lo manifestano apertamente. Comprendono le nostre parole, i nostri sguardi, le nostre preoccupazioni e anche i nostri silenzi.

Non dobbiamo mai dimenticare che ci osservano costantemente, studiano quello che facciamo, come ci muoviamo, il modo in cui affrontiamo le situazioni quotidiane e, quindi, anche le difficoltà e i piccoli imprevisti che la vita di tutti i giorni ci mette davanti. Comprendono molto più di quanto noi adulti possiamo pensare e spesso sono proprio loro, i più piccoli, gli unici in grado di parlare il linguaggio del cuore e regalarci gesti che valgono più di mille parole. Con la loro semplicità e l’immediatezza delle loro azioni, arrivano dritti al nostro cuore, ci regalano emozioni, ci fanno sentire amati. Questo episodio di una dolcezza infinita spiega la profondità di tanti gesti dei bambini molto meglio di mille parole:

“Qualche settimana fa mi sono fatta male, una banale caduta dentro casa, che mi ha provocato una frattura per la quale ho dovuto fare un piccolo intervento. La sera prima di andare in ospedale stavo spiegando a mia figlia, di soli 2 anni, cosa stava succedendo, quello che avrei dovuto fare il giorno dopo, che avrei dovuto trascorrere una notte fuori ma sarei tornata presto e avrei molto pensato a lei. Mi chiedevo come avrebbe reagito, se si sarebbe preoccupata, se sarei riuscita a trasmetterle serenità. Ma, come sempre accade, sono i bambini a regalarci i gesti e le risposte più belle, senza perdersi in troppe parole, seguendo le loro emozioni. Mentre parlavamo, ha preso il suo peluche preferito e me lo ha dato dicendomi che avrei potuto portarlo con me in ospedale: “Così ti tiene compagnia e tu non sarai sola tutta la notte! Mi mancherà tanto, ma con te starà bene”. Con le lacrime agli occhi, non ho saputo fare altro che ringraziarla e assicurarle che l’avrei tenuto vicino a me per tutto il tempo e che sicuramente mi sarebbe stato di grande aiuto” (Francesca Sangineto, Psicoterapeuta).

I bambini sono molto più consapevoli di quanto pensiamo, anche quando non si esprimono direttamente, perché capiscono che i gesti sono molto più importanti di tante parole vuote. Sin dalla nascita, imparano a rispondere alle nostre espressioni facciali, ci imitano e imparano, gradualmente, a riconoscere e gestire ogni emozione. Ecco perché il compito dei genitori è quello di convalidare sempre le emozioni dei figli, anche qualora queste ultime siano negative, trasmettendo protezione e senso di sicurezza. È fondamentale non sostituirsi a loro anche nella ricerca di una soluzione o di una modalità per affrontare ciò che stanno vivendo. Lasciamo che possano trovarla da soli e resteremo stupidi e sorpresi dalla loro capacità e dalla loro consapevolezza.

Sono straordinari, davvero in grado di donarci tutto se stessi, di regalarci ciò che per loro è più importante, di cogliere ogni sentimento nascosto dietro i nostri sguardi e le nostre parole. Non conta solo ciò che diciamo, ma anche il nostro atteggiamento e le modalità con cui comunichiamo con loro.

Osservandoli, impariamo, ricordiamo che l’apertura dei bambini, in ogni loro gesto, è totale. Riescono a cogliere le sfumature della nostra voce, ci ascoltano riuscendo a catturare nella loro mente anche ciò che non diciamo apertamente, le preoccupazioni e le paure che sperimentiamo nel comunicare eventi o situazioni che sconvolgono, in qualche modo, la nostra quotidianità. E, mentre noi cerchiamo di proteggerli, sono loro in realtà che tante volte si prendono cura di noi.

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