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Il ritorno tra i banchi di scuola preoccupa i ragazzi. Come aiutare i figli ad affrontarlo al meglio?

di Maura Manca, Psicologa

10 settembre 2021

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La ripresa delle attività scolastiche dopo le vacanze estive genera sempre una certa dose di ansie e paure. Quest’anno, ancora in una fase di incertezze e dubbi rispetto alla situazione della pandemia, il rientro a scuola viene vissuto da tanti adolescenti come un momento particolare di preoccupazione e stress.

Si ritrovano divisi tra la voglia di recuperare tutto ciò a cui hanno dovuto rinunciare in questi ultimi tempi, come la socialità, la vita di gruppo, il fare nuove amicizie, e la paura di non poter vivere a pieno certe esperienze, soprattutto coloro che faranno il passaggio ad un nuovo ciclo scolastico o dovranno affrontare l’ultimo anno e gli esami.

“Devo andare alla superiori, sarà tutto nuovo e non so cosa mi aspetterà. Ho paura di non riuscire a stringere i rapporti con i nuovi compagni, di sentirmi solo, di dover affrontare di nuovo dei periodi di quarantena e di distanze. Ho l’ansia solo al pensiero”.

“Sono stati anni difficili e ancora è tutto incerto. Ci sono stati momenti in cui non ce la facevo più a stare dietro a tutto, a vivere la scuola un po’ a distanza e un po’ in presenza. Quest’anno affronterò un anno importante, quello della maturità e spero di potermelo godere a pieno. Mi spaventa l’idea di non sapere come sarà e a cosa andrò incontro”.

“La scuola sta per ricominciare e sono preoccupata. L’anno scorso l’ho vissuta molto male, non avevo più voglia di studiare, di stare attaccata alla webcam, ho iniziato a prendere brutti voti e ho rischiato la bocciatura. Non so neanche io come ho fatto a recuperare. Devo trovare la carica di affrontare quest’anno senza farmi prendere dall’apatia e dalla fatica dell’incertezza. Non sarà facile”.

La vita a scuola ormai non è più quella di prima, tutto è cambiato e in continua evoluzione, e i ragazzi ne sono ben consapevoli. Hanno trascorso, soprattutto alle superiori, diversi mesi chiusi in casa, hanno potuto vedere insegnanti e compagni solo attraverso uno schermo e hanno assorbito il clima di incertezza vissuto in famiglia.

È importante, in vista della ripresa, sostenere i figli così che possano gestire certi vissuti ed evitare che vengano sopraffatti da un carico emotivo che rischia di confonderli.

Come aiutare i figli ad affrontare il rientro a scuola?

  1. COGLIERE EVENTUALI SEGNALI DI DISAGIO. Innanzitutto è bene osservare i figli e fare attenzione a eventuali campanelli d’allarme, come sbalzi d’umore, maggiore chiusura, scoppi di rabbia, insonnia, agitazione, tristezza in apparenza immotivata, così da aiutarli a tirar fuori i loro vissuti, facendoli sentire compresi.
  2. ASCOLTARLI E MANTENERE ATTIVO IL DIALOGO. Non bisogna trovare subito delle soluzioni, a volte hanno bisogno solo di essere ascoltati e di condividere i loro stati d’animo. È importante accogliere i loro timori, senza sminuire, ma facendogli capire che è normale sentirsi agitati o preoccupati, che succede anche agli adulti e che possono parlarne.
  3. FARE ATTENZIONE A NON CONDIZIONARE IL LORO UMORE. Il modo in cui il genitore vive questi momenti può condizionare il vissuto dei figli, quindi, è importante essere consapevoli delle proprie emozioni ed essere una guida per loro. E’ importante non alimentare certi pensieri negativi con frasi del tipo “non ce la faccio”, “tanto torneremo in quarantena”. Si deve cambiare punto di vista e aiutare i figli a pensare alle cose positive che la scuola può offrire: i compagni, le amicizie, le risate in classe.
  4. CONCENTRARSI SUL PRESENTE. È fondamentale focalizzarsi sul presente e sull’inizio dell’anno scolastico per sostenere i figli a vivere al meglio la ripartenza. Bisogna insegnargli che gli eventi della vita si affrontano uno alla volta e che è inutile e nocivo “fasciarsi la testa prima di rompersela”.

È fondamentale non minimizzare le paure degli adolescenti, hanno bisogno di fiducia e sicurezza da parte degli adulti e di riscoprire il lato bello della scuola che permetta loro di vivere anche momenti di spensieratezza.

 

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