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Vaccinazioni pediatriche: quante, quali e contro quali malattie?

18 maggio 2017

5294 Views

di Alberto Villani, Presidente SIP e Elena Bozzola, pediatra

La vaccinazione è un intervento importante che protegge il bambino e la comunità  da alcune malattie gravi e a volte persino mortali!
Scopriamo insieme quali armi abbiamo a disposizione per proteggere i nostri bambini, in base anche al Piano Nazionale Prevenzione Vaccini 2017-2019(PNPV).

 

Malattie e vaccini

Tetano

Il tetano è una malattia grave che si presenta con violenti spasmi muscolari e che può essere anche mortale. È causata dal Clostridium tetani che insorge per contaminazione delle ferite da parte di spore che si trovano nell’ambiente.

Il vaccino contro il tetano contiene la tossina tetanica inattivata, incapace cioè di fare danni,  ma in grado di stimolare la risposta immunitaria contro di essa. Vengono somministrate  3 dosi di vaccino associato ai vaccini contro difterite, poliomielite, epatite B, pertosse ed Haemophilus influenzae di tipo B (vaccino esavalente) nel primo anno di vita (3°-5°-11°mese di vita). Una dose di richiamo è effettuata a 5-6 anni  e poi a 12-18 anni, in associazione con i vaccini contro la difterite, la pertosse e la poliomielite (vaccino tetravalente).

La vaccinazione viene effettuata con una puntura intramuscolo.

Difterite

La difterite è una malattia grave causata dal Corynebacterium diphteriae. Viene trasmessa per via respiratoria e può portare a difficoltà a respirare con soffocamento e morte.

Il vaccino contro la difterite contiene la tossina della difterite inattivata, incapace cioè di esercitare le sue funzioni nocive, ma in grado di stimolare la risposta immunitaria contro di essa. Vengono somministrate  3 dosi di vaccino associato ai vaccini contro tetano, poliomielite, epatite B, pertosse ed Haemophilus influenzae di tipo b (vaccino esavalente) nel primo anno di vita (3°-5°-11°mese di vita). Una dose di richiamo è consigliata a 5-6 anni e poi a 12-18 anni, in associazione con i vaccini contro il tetano, la pertosse e la poliomielite (vaccino tetravalente).

La vaccinazione viene effettuata con una puntura intramuscolo.

Pertosse

La pertosse è una malattia infettiva, a trasmissione respiratoria, che, oltre alla tosse, può dare delle complicanze gravi nei bambini piccoli e può addirittura essere mortale.

Il vaccino contro la pertosse viene  somministrato in 3 dosi, associato ai vaccini contro tetano, poliomielite, epatite B, difterite ed Haemophilus influenzae di tipo B (vaccino esavalente) nel primo anno di vita (3°-5°-11°mese di vita). Una dose di richiamo è consigliata a 5-6 anni e poi a 12-18 anni, in associazione con i vaccini contro il tetano, la difterite e la poliomielite (vaccino tetravalente).

La vaccinazione viene effettuata con una puntura intramuscolo.

Poliomelite

La poliomielite è una malattia virale grave che causa una paralisi permanente e può essere anche mortale.

Il vaccino contiene il virus inattivato,  incapace cioè di esercitare le sue funzioni nocive,  ma in grado di stimolare la risposta immunitaria contro di essa. Vengono somministrate 3 dosi di vaccino associato ai vaccini contro difterite, tetano, epatite B, pertosse ed Haemophilus influenzae di tipo B (vaccino esavalente) nel primo anno di vita (3°-5°-11°mese di vita). Una dose di richiamo è consigliata a 5-6 anni e poi a 12-18 anni, in associazione con i vaccini contro la difterite, la pertosse e il tetano (vaccino tetravalente).

La vaccinazione viene effettuata con una puntura intramuscolo.

Malattia di Haemophilus tipo B

Haemophilus influenzae tipo B è un batterio che può provocare tra l’altro sepsi, meningite, polmonite. Si trasmette per via respiratoria.

Il vaccino è costituito da una piccola parte del batterio inattivata ed è in grado di attivare il sistema immunitario senza provocare la malattia. Vengono somministrate  3 dosi di vaccino associato ai vaccini contro difterite, tetano, epatite B, pertosse e poliomielite (vaccino esavalente) nel primo anno di vita (3°-5°-11°mese di vita).

La vaccinazione viene effettuata con una puntura intramuscolo.

Epatite B

Il virus dell’epatite B si trasmette attraverso il sangue e i fluidi corporei. L’infezione può essere anche trasmessa da madre a figlio. A lungo termine l’epatite B può provocare la cirrosi e il cancro del fegato.

Il vaccino è costituito da una piccola parte del batterio inattivata, in grado di attivare il sistema immunitario senza provocare la malattia. Vengono somministrate 3 dosi di vaccino associato ai vaccini contro difterite, tetano, Haemophilus influenzae  tipo B , pertosse e poliomielite (vaccino esavalente) nel primo anno di vita (3°-5°-11°mese di vita). Nel caso di figlio di madre con epatite B, è consigliata una prima dose alla nascita (in concomitanza alle immunoglobuline), la seconda al primo mese di vita, la terza dopo due mesi e la quarta all’11° mese di vita.

La vaccinazione viene effettuata con una puntura intramuscolo.

Malattie da meningococco

La Neisseria meningitis (o Meningococco) comprende una famiglia di batteri che può provocare tra l’altro meningite, sepsi o polmonite.  L’infezione, trasmessa per via respiratoria,  può portare a morte anche nel giro di poche ore. I sierotipi più frequenti in Italia sono B e C, seguiti da A, W135 e Y. Per combattere il meningococco esistono 3 tipi di vaccino:

anti meningococco C: è un vaccino rivolto contro il sierotipo C del meningococco. Viene consigliato a partire dal primo anno, ma può essere somministrato già a partire dai tre mesi di vita (61°giorno), con indicazione a più dosi, nei bambini che sono considerati a maggior rischio di contrarre l’infezione.

antimeningococco ACW135Y: è un vaccino contro quattro sierotipi del meningococco, ovvero A, C, W135 e Y. Viene consigliato a partire dal primo anno (in alternativa al vaccino antimeningococco C), con una dose di richiamo nella adolescenza.  I bambini che hanno già ricevuto una dose di vaccino antimeningococco C possono completare/integrare l’immunizzazione con questo vaccino quadrivalente.

antimeningococco B: è un vaccino rivolto contro il sierotipo B del meningococco. Viene consigliato a partire dai tre mesi di vita del bambino (61°giorno), con indicazione a più dosi a seconda dell’età in cui viene iniziata la vaccinazioni (variabili da un minimo di 2 a un massimo di 4).

Malattie da pneumococco

Lo Streptococcus pneumoniae  (o Pneumococco) è un batterio che può essere responsabile di tante patologie gravi, tra cui meningite, sepsi, polmonite e otite. I bambini possono essere protetti contro i ceppi più pericolosi dello pneumococco attraverso un unico vaccino, che può essere somministrato  nella stessa seduta vaccinale del vaccino esavalente, ma in un sito diverso. Il ciclo vaccinale prevede  tre dosi (3-5-11°mese).

Morbillo

Il morbillo è una malattia esantematica, che può avere talora un grave decorso, in seguito alle complicanze (ad esempio la polmonite o l’encefalite) e portare a morte. L’Italia, in seguito agli oltre 2000 casi dall’inizio dell’anno 2017, è al secondo posto tra i paesi europei a maggiore incidenza. È causato da un virus, che si trasmette per via aerea dai malati ai suscettibili.

La protezione può essere ottenuta attraverso la vaccinazione con virus vivo attenuato, che avviene in un unico preparato con rosolia e parotite (vaccino trivalente) o con rosolia, parotite e varicella (vaccino tetravalente). È anche possibile la co- somministrazione dei due vaccini morbillo-parotite-rosolia e varicella, in due sedi anatomiche diverse.

La vaccinazione è indicata tra il 13° e il 15° mese di vita, con un richiamo tra il 5° e il 6° anno di vita.

Rosolia

La rosolia è una malattia esantematica, che può avere talora un grave decorso, soprattutto se contratta in gravidanza, in quanto può causare gravi danni e/o morte del feto. È causato da un virus, che si trasmette per via aerea dai malati ai suscettibili.

La protezione può essere ottenuta attraverso la vaccinazione con virus vivo attenuato, che avviene in un unico preparato con morbillo e parotite (vaccino trivalente) o con morbillo, parotite e varicella (vaccino tetravalente). È anche possibile la co- somministrazione dei due vaccini morbillo-parotite-rosolia e varicella, in due sedi anatomiche diverse. La vaccinazione è indicata tra il 13° e il 15° mese di vita, con un richiamo tra il 5° e il 6° anno di vita.

Parotite

La parotite è una malattia infettiva che colpisce la parotide (ghiandola salivare), che può avere talora un grave decorso, in seguito alle complicanze. È causata da un virus, che si trasmette per via aerea dai malati ai suscettibili.

La protezione può essere ottenuta attraverso la vaccinazione con virus vivo attenuato, che avviene in un unico preparato con rosolia e parotite (vaccino trivalente) o con rosolia, parotite e varicella (vaccino tetravalente). È anche possibile la co-somministrazione dei due vaccini morbillo-parotite-rosolia e varicella, in due sedi anatomiche diverse. La vaccinazione è indicata tra il 13° e il 15° mese di vita, con un richiamo tra il 5° e il 6° anno di vita.

Varicella

La varicella  è una malattia esantematica, trasmessa dal virus della varicella zooster, che sebbene abbia generalmente un’evoluzione benigna, può complicarsi (encefalite, polmonite, etc). La trasmissione avviene per via aerea.

La protezione può essere ottenuta attraverso la vaccinazione in un unico preparato con morbillo, rosolia, parotite e rosolia (vaccino tetravalente). In alternativa, è possibile la vaccinazione anti-varicella,  in  co-somministrazione con il vaccino morbillo-parotite-rosolia e varicella, in due sedi anatomiche diverse. La vaccinazione è indicata a partire dal 12° mese di vita, con un richiamo tra il 5° e il 6° anno di vita.

Rotavirus

L’infezione da Rotavirus è la causa più frequente di diarrea grave nel lattante e nel bambino, in particolare in quelli che frequentano comunità, e può essere causa di ricovero in ospedale, in seguito a disidratazione.

La vaccinazione contro il Rotavirus, somministrata per via orale, è raccomandata universalmente a tutti i bambini a partire dalla 6° settimana di vita, consiste di due o tre  dosi (in funzione del vaccino utilizzato) ed è co-somministrabile con le altre vaccinazioni previste per l’età. Il ciclo vaccinale dovrebbe in ogni caso essere completato non oltre gli otto mesi di vita.

Infezione da Papillomavirus

L’infezione da Papillomavirus (HPV) è frequente nella popolazione e si trasmette prevalentemente per via sessuale. La stragrande maggioranza delle infezioni è transitoria e asintomatica. Tuttavia, se l’infezione persiste, può causare una varietà di lesioni pre-cancerose, che poi possono evolvere in tumore. L’HPV ad esempio è responsabile del 100% dei tumori dell’utero, di molti tumori dell’ano e del pene.

Esistono vaccini che proteggono contro i ceppi più pericolosi da HPV, consigliati prima dell’inizio dell’attività sessuale, sia nelle femmine che nei maschi. In funzione dell’età e del vaccino utilizzato, la schedula vaccinale prevede la somministrazione di due dosi a 0 e 6 mesi (per soggetti fino a 13 o 14 anni), o tre dosi a 0, 1-2 e 6 mesi per i più grandi.

 

 

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